OPINIONI
Zoom Xm24: «Non disperate ragazzi»
Bifo commenta lo sgombero di Xm24 ampliando e restringendo il piano della visuale, guardando indietro e avanti nel tempo
Zoom: la mattina del 6 agosto le ruspe del Nulla sono entrate all’XM24 di Bologna.
Si tratta di un luogo che fu occupato nel 2002 durante l’ondata di movimento no-global, e che da allora ha avuto una funzione essenziale nell’animazione culturale e sociale del quartiere: dall’officina di riparazione delle biciclette al mercato auto-gestito per la gente del quartiere, alla sperimentazione tecnologica, all’Hack lab.
Il Nulla avanza a Bologna. L’alleanza tra un Ministro degli Interni nazista e il Sindaco di una città morta ma piena di soldi si salda oggi in questo crimine contro la società.
Carrellata all’indietro allarghiamo la visuale: 5 agosto 2019, ieri.
A Hong Kong si diffondono scontri in tutta la metropoli, le vie della città, le stazioni della metropolitana sono invase dal fumo dei lacrimogeni. Pechino avverte chi di fuoco colpisce di fuoco perisce.
Nel Kashmir, alla frontiera tra la potenza atomica indiana e la potenza atomica pakistana si prepara un confronto militare.
Nell’ultima settimana la Corea del Nord ha lanciato quattro volte missili nel mar del Giappone, per reagire alle manovre congiunte tra US e Corea del Sud.
In Egitto una bomba uccide venti persone.
In Libia la guerra franco-italiana combattuta dalle milizie di Serray e di Haftar si fa sempre più invasiva, Tripoli è sotto assedio. I francesi stanno vincendo, gli italiani fanno finta che la Libia sia un posto sicuro e nello stesso giorno una legge assassina decreta che chi fugge da quella carneficina deve esservi ricondotto, e le navi che salvano umani vanno requisite e i volontari che salvano umani vanno multati e puniti.
Riprendono i bombardamenti sulla città di Idlib.
Alla frontiera messicana un suprematista trumpista uccide venti persone e il ministro degli esteri messicani minaccia misure di ritorsione legale contro il suprematismo nazista al governo negli USA.
Carrellata all’indietro, il panorama si estende ancora. Nell’ultimo mese in tutto il territorio europeo le temperature hanno superato per settimane le massime del passato, in Francia si raggiungono i 47 gradi.
La Groenlandia si scioglie, dieci miliardi di acqua salata si riversano nell’oceano in un giorno solo, il 31 luglio.
Le foreste dell’Alaska in fiamme. Enormi incendi in Siberia, l’esercito interviene per evacuare decine di villaggi.
Flashback: giugno 1940. Dopo aver lungamente tentennato, dopo aver pensato di rimanere neutrale o di spedire le truppe al confine nord-orientale per contenere una possibile invasione tedesca dell’Alto Adige, il duce il cui nome fa rima con il ministro degli interni cui piace la ruspa, si rende conto del fatto che Adolf Hitler sta vincendo la guerra. Non solo la Polonia e la Cecoslovacchia, ma ora anche la Francia è occupata dalle truppe della Wehrmacht. Con l’eroismo e la lungimiranza che lo caratterizzano, il 10 giugno il Duce dichiara guerra alla Francia che nel frattempo è già occupata dalle truppe naziste. Inizia la carneficina, che condurrà l’Italia fascista alla disfatta, e Mussolini in piazzale Loreto con la testa all’ingiù.
Il 10 giugno 1941 il popolo italiano è graniticamente unito dietro il suo Duce, i pochi che dissentono si ritrovano nella piscina dell’XM24, oppure, in un film di Ettore Scola, sulla terrazza assolata di un palazzo romano a parlare d’amore.
Poi sappiamo come va a finire. L’assassino che aveva promesso di spezzare le reni alla Grecia finì in carcere, fu liberato dai suoi alleati nazisti, ma alla fine fu acciuffato dai partigiani, giustiziato e appeso all’ingiù.
Chi lo avrebbe mai detto nel 1941, quando l’uomo di Predappio mandava le ruspe a Mentone, che le cose sarebbero andate a finire a quel modo?
Quasi nessuno.
E anche oggi l’uomo solo al comando che manda le ruspe all’XM24 è convinto che nessuno potrà mai giustiziarlo, o appenderlo come merita per i piedi.
Ma sbaglia, perché le foreste bruciano,perché la calotta polare artica si scioglie, perché la guerra atomica si prepara in Kashmir, perché Kim Jong Hun fa il pazzo con i missili nel mar del Giappone, perché a El Passo la gente cade come le mosche, e il Messico si prepara a reagire, e perché le borse di tutto il mondo si preparano a scivolare verso il basso.
Non disperate ragazzi, la vita sarà dura nei prossimi mesi e nei prossimi anni e non è detto che ne usciremo tutti vivi. Ma non abbiamo neppure una pallida idea di quello che sta per capitare, di quello che accadrà nei prossimi cinque anni, sappiamo soltanto che gli assassini alla fine pagano il loro debito, e finiscono spesso con la testa all’ingiù.
Foto di copertina di Max Cavallari
Testo pubblicato sul profilo fb dell’autore