ROMA
“Valerio vive”. Al Tufello iniziative per ricordare l’antifascista Valerio Verbano
A quarantuno anni dall’omicidio, irrisolto, del militante di Autonomia Operaia, si prepara la mobilitazione cittadina antifascista: il 22 febbraio si terrà il corteo nei quartieri di Montesacro e Tufello, mentre lo street artist Jorit ha terminato il murales con il volto di Valerio
Il 22 febbraio 2020 forse è stata l’ultima volta che siamo stati tutte e tutti insieme. Un corteo imponente di migliaia di persone sfilava per le strade dei quartieri di Tufello e Montesacro, terminando con un lungo concerto a piazza Sempione. Una giornata di mobilitazione e di cultura antifascista nel giorno dell’anniversario dei 40 anni dell’omicidio di Valerio Verbano.
Pochi giorni dopo lo scenario sarebbe completamente cambiato, la pandemia avrebbe stravolto le nostre vite, il paesaggio urbano e sociale, ricombinato le priorità e aperto nuovi scenari di futuro.
Ora, un anno dopo, la Roma antifascista si prepara a dare vita a una nuova mobilitazione in ricordo di Valerio Verbano, assassinato il 22 febbraio del 1980 da un commando neofascista davanti agli occhi dei genitori. Negli scorsi giorni lo street artist Jorit ha terminato una grande opera muraria su via delle Isole Curzolane, proprio al centro del Tufello, con il volto di Verbano. Un nuovo tassello del lavoro sulla memoria mai pacificata e sempre conflittuale della figura del militante di Autonomia Operaia, ucciso per il suo lavoro d’inchiesta antifascista e i cui assassini non sono mai stati individuati.
L’opera, al contrario di tanti murales calati sui territori dalle istituzioni per “valorizzare” i quartieri periferici senza nessun rapporto con le comunità che li abitano, è nato grazie all’impegno delle realtà sociali che ne hanno immaginato, curato e reso possibile la realizzazione anche con l’impegno dell’amministrazione locale. Jorit in questi anni ha legato il suo lavoro e il suo nome ai ritratti di tante figure di “ribelli” e resistenza in tutto il mondo ed è la prima opera muraria di queste dimensioni che ha realizzato a Roma.
L’appuntamento è in via Monte Bianco alle 16.30 per una manifestazione che vedrà come protagonisti gli studenti e le studentesse che proprio in queste settimane hanno respinto diverse aggressioni neofasciste, gli spazi sociali e le occupazioni, le realtà di base e femministe che non hanno mai smesso di tessere e costruire in questi lunghi mesi segnati dal lockdown e la pandemia.
«In questi lunghi mesi abbiamo toccato con mano la realtà di una società e di una città dove le disuguaglianze sono sempre più grandi, e dal basso in tanti modi diversi abbiamo attivato reti di solidarietà e welfare autogestito. – si legge nell’appello per la manifestazione – Ci siamo presǝ cura delle nostre comunità per non lasciare nessunǝ indietro, davvero, mentre c’è chi continua a voler tutelare solo il proprio profitto. Il nostro antifascismo oggi è questo: costruire territori liberati e solidali, prenderci cura della salute, del benessere e dei diritti di tuttǝ, nessunǝ esclusǝ».
Foto di copertina e nel testo dal profilo Facebook del Centro Sociale Autogestito Astra