EUROPA

Università russe: «Chiediamo la fine dell’offensiva militare»

Si moltiplicano le lettere aperte in opposizione alla guerra voluta dal presidente Putin. Ricercatori, studenti e insegnanti della federazione: «Lo scoppio della guerra priva la Russia del suo futuro»

Lettera aperta al Presidente della Federazione Russa a nome di studenti, ricercatori e insegnanti delle università russe per chiedere la fine delle operazioni militari in Ucraina

Noi, studenti, ricercatori e insegnanti delle università russe, chiediamo la fine dell’offensiva militare russa sul territorio ucraino. Qualunque siano le circostanze del nostro e di altri stati, siamo a favore di una risoluzione pacifica delle questioni e dei conflitti internazionali.

Noi, cittadini della Federazione Russa e di altri paesi, ci opponiamo fortemente a questa guerra. Tra i nostri amici e parenti ci sono persone che si trovano nei territori bombardati. Alcuni studenti non parteciperanno ai seminari di oggi perché fuori dalle loro finestre rimbombano le esplosioni e i loro parenti stanno preparando con urgenza le valigie e i documenti.

Si ritiene che la scienza e l’Accademia dovrebbero essere libere dalla politica. Ma ci troviamo in un momento in cui questa libertà non si esiste più da nessuna parte. La guerra influenzerà tutti gli aspetti della vita, compresa la scienza e l’educazione.

La scienza libera e il mondo accademico non sono compatibili con lo spargimento di sangue e la sofferenza. Le vite di molti studenti, insegnanti e delle loro famiglie sono direttamente a rischio. Il lavoro creativo, durante la distruzione, è impossibile.

Quando abbiamo studiato la storia del ventesimo secolo nei seminari e nelle conferenze, pensavamo che tutte le nazioni avessero appreso da questi insegnamenti brutali. Tuttavia, si è dimostrato non essere così. Civili, giovani uomini e donne, nostri coetanei, stanno morendo.

Lo scoppio della guerra priva la Russia del suo futuro, distrugge vite, ci deruba dell’infanzia e della giovinezza, dello sviluppo e dell’educazione. I principi di umanità e solidarietà, i quali per molto tempo sono stati concordati in tutto il mondo, ora si stanno sgretolando.

I cittadini russi non vogliono la guerra. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze a tutte le vittime e chiediamo un immediato cessate il fuoco nelle città ucraine.

Qui la versione originale

Qui una raccolta di altre lettere aperte a Vladimir Putin

Traduzione dal russo di Daniela Galiè per DINAMOpress