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Un fumetto “Brutto, Sporco e Cattivo”, in una parola: punk!
“L’irraccontabile Freak Antoni” di Cisco Sardano (BeccoGiallo) è un fumetto dedicato alla voce degli Skiantos scomparso nel 2014. Oggi, 22 dicembre ore 18.00, il volume verrà presentato a Esc Atelier (via dei Volsci 159) durante il L/ivre con l’autore Cisco Sardano, Oderso Rubini, Giuliano Santoro
«È sempre con le migliori intenzioni che si sono prodotte le opere peggiori», dice Cisco Sardano, parlando della sua graphic novel su Roberto Freak Antoni, voce e leader degli Skiantos.
Con questa affermazione pare che l’autore voglia mettere le mani avanti e un po’ scusarsi per averci donato questo lavoro: “Brutto, Sporco e Cattivo”.
A una prima lettura, infatti, il lavoro sembra un’accozzaglia disordinata e caotica di una serie di flash – più o meno back – delle vicende della Band Bolognese (e del suo front man) nella Bologna degli anni ’70. Le sue 128 tavole sporche, colorate a “retino fatto male” e con ancora le tracce delle matite dei bozzetti, riportano alcuni dei momenti “catartici” della vita del Freak e del suo gruppo, come la registrazione in una notte del primo album o la famosissima performance per “pubblico di merda” del Bologna Rock.
Ma questi avvenimenti non seguono alcun filo crono-logico e alla rinfusa ci presentano un ritratto un po’ incompleto di una delle figure più interessanti della scena musicale italiana.
Sembra quindi che il titolo del lavoro sia in realtà una dichiarazione di intenti, o meglio un’amara assunzione di consapevolezza: la figura di Freak Antoni è davvero irraccontabile!
Tuttavia, sappiamo bene, che leggere una volta solo i fumetti è il più grande errore che si possa fare, ea una seconda lettura il lavoro appare sotto tutta un’altra luce e diventa imprescindibile per chi voglia avvicinarsi e conoscere in maniera rapida e indolore il mondo degli Skiantos.
Ma soprattutto voglio farlo “come si faceva allora”.
Il libro, infatti, più che un fumetto degli anni 2000, ricorda una fanzine autoprodotta da quattro scoppiati del Dams della Bologna del 1977. Sembra sentirsi il rumore del ciclostile ogni volta che si gira la pagina e ci si immerge in un nuovo capitolo.
Le tavole sono sporche e ruvide. Mancano solo le macchie di unto su qualche pagina e le “orecchie” sugli angoli.
Il rimando ai lavori di Andrea Pazienza appare evidente anche da un cameo che Sardano fa fare al disegnatore pugliese nel libro su Freak Antoni. Una sorta di omaggio a quanto fatto fare da Ivan Cotroneo e Roberto De Maria a Freak Antoni nel film Paz!
È proprio questa sua anima volutamente punk il carattere distintivo del fumetto che riesce in questo modo a restituire le atmosfere frizzanti ed effervescenti, di total anarchy, visionarie e all’avanguardia tanto degli Skiantos (e soprattutto di Freak Antoni) quanto della città emiliana durante il Movimento degli anni ‘70.
Il volume inoltre è arricchito da due brevi testi de Lo Stato Sociale e Jimmy Bellafonte che, assieme a Cronistoria e Discografia essenziale, completano la descrizione di uno degli agitatori culturali più anticonformisti e rivoluzionari del secolo scorso. Il quale con la sua musica irriverente e demenziale ma mai banale ancora è in grado di colpire lo stagnate intellettualismo di molti compagni con una dissacrante e irresistibile ironia.