Stati Uniti, un altro giorno di ordinario razzismo. La polizia uccide ancora
George Floyd, è afroamericano: le sue ultime parole, il 25 maggio, poco prima di morire assassinato dalla polizia nel Minneapolis, sono state “Non riesco a respirare”, slogan delle proteste afroamericane del 2014 dopo l’omicidio di Eric Garner. Nello stesso giorno, un caso eclatante di ingiustizia razziale poliziesca avviene anche New York. Dai tempi delle Black Panther al Black Lives Matter, il razzismo organizza le gerarchie sociali e la violenza della polizia è fondamentale per mantenere le diseguaglianze. Cortei e scontri nel Minnesota, la galleria fotografica di David Sigal da Minneapolis.
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