ITALIA

«Torino è una città latrina». Arriva la festa degli scarti

Nel capoluogo piemontese una protesta provocatoria contro l’ideologia del decoro: contro la città in cui i problemi si risolvono con la militarizzazione del territorio

Il 29 settembre 2021, il candidato sindaco di Torino del centrodestra Paolo Da Milano conclude la propria campagna elettorale da Combo, il nuovo ostello-bar-ristorante-radio-galleria d’arte-sala eventi di Porta Palazzo. Ad accompagnare il candidato sindaco c’è il leader della Lega, Matteo Salvini. Al bancone del bar, il capitano si gode i frutti dell’ennesima giornata a spargere odio e razzismo, e brinda goduto con una birra. Cosa c’è da festeggiare?

La risposta è molto semplice, pochi luoghi come Porta Palazzo rappresentano meglio il connubio mortale tra ideologia del decoro – tanto cara a Salvini, ma di cui si sono fatti portatori da anni anche politici e sindaci della “sinistra” – e le quelle spinte gentrificatrici che attraverso cavalli di troia come Scuola Holden, Nuvola Lavazza, Mercato Centrale e Combo provano a ripulire i quartieri popolari da pover* e immigrat*.

Questo brindisi è il simbolo della nostra SHIT PARADE, una giornata di festa per celebrare Torino e la sua art-week, perché il capoluogo sabaudo è una città mitteleuropea, una nuova capitale della cultura e della creatività, in grado di lasciarsi alle spalle il proprio passato grigio e industriale.


Ma davvero ci credete?


«Torino è un gran cesso perché siamo nella merda» canta il collettivo di rider Rwa in Nomadi. La nostra Torino non è una “città fenice”, ma una città latrina incapace di nascondere il proprio fallimento.

La città del debito, della disoccupazione e della povertà di massa che il venerabile Mario Draghi etichetta come una città del sud (come se fosse un male).

La città che detiene solo un primato, è la capitale degli sfratti. La città che si svende ai privati per costruire grattacieli, scuole per pochi facoltosi, supermercati. La città in cui i problemi si risolvono con la militarizzazione del territorio (da Piazza Santa Giulia della movida ad Aurora post-sgombero dell’Asilo). La città che si piega alle esigenze di studenti universitari fuorisede e turisti, scacciando sempre più ai margini i senza fissa dimora, pover*, immigrat* e consumator* problematici di sostanze. La città in cui l’industria culturale cannibalizza le nostre istanze e le nostre lotte.


Shit parade è la festa degli scarti che non siete riusciti a far sparire.

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Immagine di copertina da commons.wikimedia.org.