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EUROPA
Storica manifestazione contro l’insostenibilità degli affitti a Barcellona
Più di 4.000 organizzazioni e 60 comitati hanno lanciato un appello ad unirsi in massa al corteo, che ha inondato la capitale della Catalogna già da prima delle cinque del pomeriggio
Sabato 23 novembre, decine di migliaia di persone hanno riempito il centro di Barcellona per chiedere una riduzione immediata dei prezzi degli affitti e per il diritto a un alloggio dignitoso per tutte e tutti. Più di 4.000 organizzazioni e 60 comitati hanno lanciato un appello a unirsi in massa a questo corteo, che ha inondato la capitale della Catalogna già da prima delle cinque del pomeriggio e che ancora a tarda sera percorreva la città con sempre più persone che continuavano a unirsi.
Il Sindicat de Llogateres [Sindacato degli Inquilini – ndt], ente coordinatore della mobilitazione, pone «quattro richieste chiare e urgenti». Diminuzione degli affitti del 50%; visto che i prezzi, spiegano, sono raddoppiati nell’ultimo decennio, impoverendo sistematicamente le famiglie lavoratrici; implementazione dei contratti a tempo indeterminato, «per porre fine al ricatto e all’insicurezza alla fine di ogni contratto»; recuperare le case a uso residenziale, «le case vuote, turistiche e stagionali devono tornare sul mercato residenziale»; vietare gli acquisti speculativi e tassare le multiproprietà per porre fine all’accumulo degli alloggi.
Più di 30 spezzoni sono arrivati da diverse parti dell’area metropolitana di Barcellona e da tutti i suoi quartieri, ognuno motivato dalla stessa rabbia verso le amministrazioni incapaci di affrontare la borghesia immobiliaria, i fondi speculativi, la rendita, gli affitti turistici e qualunque fattore gentrificante che fa sì che oggi il prezzo medio degli affitti nella capitale catalana sia pari a 1.178 euro, superiore al salario minimo. Non è un problema che riguarda solo Barcellona: il costo medio degli affitti in tutta la Catalogna è di 848 euro. In totale, il Sindicat de Llogateres segnala che dal 2014 a oggi gli affitti sono aumentati del 45%.
Roma non è un albergo: la casa è un diritto di tutt3
Piazza del Pigneto venerdì 13 dicembre ore 18 il Social Forum Abitare ha convocato un corteo cittadino per rivendicare: attuazione del Piano Casa comunale; regolamento per gli affitti brevi; investimenti nell’edilizia popolare; recupero del patrimonio immobiliare pubblico e privato; tutele contro la morosità incolpevole e una moratoria sugli sfratti. [Nota della redazione]
Tutte le immagini nell’articolo a cura di Victor Serri.
Articolo pubblicato originariamente su El Salto Diario. Traduzione a cura di Michele Fazioli per DINAMOpress
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