ROMA

Stadio della Roma: per poco non vissero tutti felici e contenti

Tutto sembrava pronto per i festeggiamenti. E invece, con l’arresto di nove persone con l’accusa di associazione a delinquere, si è infranto il “grande sogno” dello Stadio della Roma. Eppure, al di là delle inchieste della magistratura, DINAMOpress aveva già da tempo denunciato e documentato il devastante piano di costruzione della stadio

Lunedì 11 giugno. A mezzanotte scade il tempo per presentare le osservazioni sulla variante al Piano regolatore predisposta dall’Amministrazione per realizzare nell’area di Tor di Valle lo Stadio di Pallotta.

La mattina dopo la sindaca, raggiante, annuncia su Facebook: «lo stadio di Tor di Valle si avvicina». Tutti al lavoro, senza perdere tempo, per rispondere alle 31 osservazioni presentate. In poco tempo si arriverà all’approvazione della delibera di Assemblea Capitolina per poi essere inviata alla Regione Lazio per l’adozione definitiva.

Tutti contenti, dunque, i protagonisti di questa storia.

Felice il tycoon statunitense Pallotta, che si è impegnato nella società sportiva A.S. Roma solo per poter concludere questa operazione immobiliare.

Felice Luca Parnasi, il cui patrimonio è finito nelle mani di Unicredit per l’enorme esposizione verso l’istituto bancario, che vede la possibilità dopo cinque anni di realizzare il nuovo stadio, e tutto quello che si porterà appresso, sui terreni di Tor di Valle. Quei terreni acquistati per 42 milioni (cifra ritenuta eccessivamente bassa) dalla agonizzante SAIS, grazie anche a una fideiussione da 4 milioni rilasciata da Unicredit.

Felice Luca Lanzalone che ha condotto, in veste di consulente per M5S, la trattativa fra l’amministrazione e i proponenti, portando a casa l’accordo. Un ruolo strano il suo. Non fa parte dello staff del nuovo assessore, Luca Montuori che ha appena preso il posto di Paolo Berdini. Escluso proprio perché contrario a realizzare lo stadio su quei terreni. Sono in molti a chiedersi a che titolo Lanzalone è stato chiamato a dirigere dei tavoli tecnico-politici a nome dell’amministrazione. E sono in molti ad avanzare dubbi sui suoi compensi.

Felici sono anche gli amministratori comunali e regionali che hanno spinto per la realizzazione di questo progetto, rivendicando i miglioramenti ottenuti con la presentazione del nuovo planivolumetrico e la riduzione delle cubature.

Per non parlare dei tifosi che sognano di veder giocare la loro squadra in quel tempio del calcio rappresentato in tanti fantastici rendering!

La grande soddisfazione ed euforia per il risultato che si avvicina a grandi passi si è spenta questa mattina.

Con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a condotte corruttive sono state arrestate nove persone. Tutti i protagonisti della storia, che va avanti oramai da cinque anni, sono finiti nelle maglie dell’indagine.La Regione Lazio vede il vicepresidente del Consiglio Adriano Palozzi (Forza Italia, coordinatore del partito nella provincia di Roma) e l’ex assessore Michele Civita (Partito Democratico) coinvolti e agli arresti domiciliari.

E con loro Luca Lanzalone, divenuto nel frattempo per meriti acquisiti sul campo Presidente di Acea.

Luca Parnasi finisce in carcere con alcuni suoi collaboratori.

Vedremo in seguito i dettagli delle accuse.

Per ora l’iter per la realizzazione dello stadio si ferma per legge. Il Campidoglio dovrà interrompere la procedura in attesa che i certificatori nominati attestino la correttezza dell’iter seguito. Solo allora si potrà riparlare dello stadio.

Intanto si susseguono le dichiarazioni balbettanti della Sindaca Virginia Raggi, del Ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli e persino del Ministro degli Interni Matteo Salvini. Tutti cascano dalle nuvole e urlano in coro «legalità, legalità!»

Noi abbiamo sempre saputo che, al di là delle inchieste della magistratura, la costruzione dello stadio in quell’area era un delitto.

Imporre alla città un progetto con un impatto sul territorio tanto devastante, senza alcun confronto con chi la città abita era una violenza inaudita.

Ora sospettiamo che tanta determinazione nel voler andare avanti a tutti i costi nascondeva anche altro.

 

Di seguito, gli articoli di inchiesta che su DINAMOpress avevamo scritto per denunciare e documentare il progetto dello stadio:

Di che cosa dovremmo parlare quando parliamo del Nuovo Stadio della Roma?

Raggi di cemento illuminano Roma

Il biscotto

Come era verde la mia (Tor di) Valle