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Speciale Festival di Cannes 2022

Cinque recensioni direttamente dal Festival del Cinema a cura di Tania Rispoli, Pietro Bianchi e Giampiero Raganelli. Da Bellocchio a Cronenberg, da Mungiu a Tedeschi, fino ai film dedicati ad ecologia, femminismo e critica del capitalismo

Cannes #5. “Les Amandiers” di Valeria Bruni Tedeschi

di Giampiero Raganelli

È stata una delle sorprese dell’ultimo Festival di Cannes. Con “Les Amandiers” Valeria Bruni Tedeschi racconta una storia di amore e autodistruzione in una scuola d’arte drammatica parigina degli anni Ottanta, dove teatro e vita si mischiano fino a farsi indistinguibili

Cannes #4. Tra performance e scarti: “Crimes of the Future” di David Cronenberg

di Tania Rispoli

In “Crimes of the Future”, Cronenberg ritorna a un cinema del corpo per interrogarsi sulle possibilità dell’adattamento della specie umana all’ambiente sintetico, svelando le impasse in cui l’intervento politico e artistico rischiano di incorrere. Un film tecno-ecologico che propone soluzioni all’altezza del climate change e di un pianeta infetto

Cannes #3. Un cinema del confine: “R.M.N” di Cristian Mungiu

di Tania Rispoli

Con un film magistrale, Cristian Mungiu presenta al Festival del cinema di Cannes “R.M.N.”, un film sulla società romena, fatta di provenienze stratificate e attraversata dalle migrazioni del Medio Oriente e del Sud Est Asiatico, prendendo parola sui confini prodotti dalle politiche identitarie dell’Est Europa, sui conflitti che emergono tra europeismo e nazionalismo e sul rapporto tra cultura e natura

Cannes #2. Tra femminismo, ecologia e critica al capitalismo

di Tania Rispoli

Ripercorriamo i film che tra concorso e “Un Certain Regard” hanno segnato l’inizio del Festival del cinema di Cannes tra contestazione del sistema di razzismo e ineguaglianza del capitalismo contemporaneo (“Armageddon Time” di Gray), critica del climate change e del rapporto umano con l’ecologia (“Le otto montagne” di van Groeningen e Vandermeersch e “EO” di Skolimowski), fino ad arrivare alle rivendicazioni femministe proposte nell’opera prima di Quivoron, “Rodéo”

Cannes #1. Esterno notte di Marco Bellocchio

di Pietro Bianchi

Il film di Bellocchio in corcorso a Cannes si confronta con la Storia capire di che cosa “il rapimento Moro” sia il nome. Ha certamente le sembianze del fantasma per la storia italiana, e forse anche di un trauma destinato continuamente a ritornare