ROMA
San Lorenzo: togliere le fioriere o restituire gli spazi verdi al quartiere?
Lo spazio pubblico torna centrale nella vita dei cittadini dopo il confinamento. A Roma la Libera Repubblica di San Lorenzo chiede la restituzione degli spazi verdi di proprietà pubblica, inaccessibili, del quartiere. Ma la priorità dell’amministrazione è un’altra: la “rimozione della fioriere” e la cancellazione di un angolo di verde sottratto alle automobili in Piazza dei Sanniti.
Questa mattina attivisti e residenti si sono ritrovati in Piazza dei Sanniti a San Lorenzo per difendere una piccola porzione della piazza che, grazie alla cura di chi lo frequenta, è diventata un giardino. Davanti al Cinema Palazzo, occupato nel 2011 per impedire l’apertura di un casinò, negli ultimi anni sono comparsi una pianta di avocado, un ulivo, è cresciuto un fico ed è stato piantato un tiglio. Sono tante le piante donate dagli abitanti del quartiere. Lo spazio, prima un parcheggio, è un angolo di verde in un quartiere dove il verde non c’è.
Spesso arredato con panche e sedie, il “giardino” ha ospitato alcune delle centinaia di incontri, dibattiti, pranzi e concerti organizzati gratuitamente e ad accesso libero in questi anni. È un luogo di sosta, di ritrovo e di socialità per bambini e anziani di San Lorenzo, in una piazza sottratta al degrado che avrebbe portato l’apertura di un casinò.
«In questi giorni drammatici abbiamo avuto la consapevolezza di come quello spazio pubblico che da anni rivendichiamo sia indispensabile alla vita della città e dei suoi abitanti. San Lorenzo durante il lockdown si è fermato come tutta la città. Hanno continuato ad animare le strade del quartiere solo i volontari per distribuire gli aiuti alle famiglie in difficoltà. Adesso che lentamente gli abitanti sono tornati a uscire dalle loro case la mancanza di spazi pubblici, di giardini e parchi è apparsa in tutta la sua gravità», scrive la Libera Repubblica di San Lorenzo in una lettera inviata alla Sindaca, alla presidente del Municipio, agli assessori competenti.
L’elenco degli spazi verdi inaccessibili a San Lorenzo è lungo: «Il Parco dei Caduti ha la parte dei giochi per i bambini interdetta. I bambini e le bambine che vorranno passeggiare e giocare nella parte rimasta la dovranno contendere ai cani? Il muro di Villa Mercede, crollato su via dei Marrucini a dicembre 2018 non è stato ancora ricostruito, la villa è solo parzialmente fruibile e l’area giochi è transennata. Il tanto atteso Parco di via de Lollis, una piccola area dove sono stati ritrovati importanti resti archeologici, è ancora lontano dal vedere la luce».
Sono molti gli spazi di proprietà pubblica occupati da privati, come quello sistemato da un forno, un fatto che «sembra preludere a una organizzazione per fornire somministrazione all’aperto».
E ci sono spazi pubblici regalati ai privati: «il Parco dei Galli ottenuto dopo lunghe battaglie degli abitanti del quartiere e da loro curato» è stato dimezzato perché «una minuscola parte di quel minuscolo spazio era di proprietà privata, ma l’amministrazione ha sempre “dimenticato” di procedere con l’esproprio e un brutto giorno il proprietario se l’è ripreso, demolendo le strutture che erano state realizzate». L’accaparramento di spazio pubblico non finisce qui, perché quello stesso proprietario ha reso inaccessibile un altro fazzoletto di verde pubblico, Particella 26 di proprietà comunale, installando un cancello «autorizzato non si sa perché dal Municipio e di fatto privatizzando una strada».
Da tempo i cittadini rivendicano la fruibilità della Particella 26. Risultato: sono stati denunciati. Infatti «il 25 aprile 2017 durante i festeggiamenti per la Liberazione, famiglie e persone di tutte le età hanno deciso di liberare simbolicamente quello spazio pubblico entrando e piantando un ulivo. Per questa azione molte persone sono state denunciate, mentre nulla è stato fatto contro chi si era appropriato illecitamente di quello spazio con l’indifferenza dell’Amministrazione», denuncia La Libera Repubblica di San Lorenzo.
Ancora: largo Settimio Passamonti a ridosso della Tangenziale, nonostante i tanti progetti per renderla fruibile, l’area è in abbandono. Le uniche iniziative che vi si svolgono sono legate all’assegnazione di un servizio bar a gestori privati: «È stato dato in concessione per alcuni mesi estivi a una società che organizza eventi ed è diventato un “Bar estivo all’ombra della tangenziale est” aperto dalle 18 alle 2 del mattino. Nulla per i bambini e le bambine del quartiere» – si legge nella lettera.
Poco distante i giardini del Verano in estate si trasformano in spazio attrezzato, prevedendo in parte giochi per adolescenti e adulti e un’area molto limitata per i più piccoli, con una commistione tra “consumo” e “uso libero” che è stata apprezzata e frequentata».
«E che il ruolo di “consumatori” sia quello più proposto dall’Amministrazione trova riscontro anche nell’area pubblica concessa ai Cavalieri di Colombo (che la dànno a loro volta in gestione). L’area più vasta del quartiere, dove si affittano i campi da gioco lasciando inutilizzati gli spazi aperti e a verde tutto intorno» prosegue la lettera.
Una porzione dell’area di via dei Lucani, di proprietà pubblica ma inaccessibile, è al centro di un bando del Comune per raccogliere proposte per un programma di rigenerazione urbana. Sono inaccessibili «le aree dell’Ex-Dogana, che erano pubbliche, ma sono state cedute a Cassa Depositi e Prestiti affinché fossero valorizzate. E ancora una volta la valorizzazione che noi chiediamo è passata in secondo piano rispetto alla valorizzazione economica».
A San Lorenzo lo spazio pubblico è diventato spazio privato del consumo, quando non è in stato di abbandono. E se le parole d’ordine sono “rigenerare” e “valorizzare”, secondo la Libera Repubblica, «di fronte al contagio pandemico che il mondo intero si trova ad affrontare appare evidente come il significato di alcune parole vada capovolto. Valorizzazione è una di quelle.
I cittadini di San Lorenzo insieme alle popolazioni di tutto il mondo chiedono che la qualità delle loro vite diventi il metro di misura del valore da attribuire alle scelte di trasformazione urbana». La battaglia per l’apertura degli spazi pubblici nel quartiere va avanti da anni, oggi riparte da Piazza dei Sanniti.
Foto di copertina: archivio Libera Repubblica di San Lorenzo, 25 aprile 2019.