MONDO
Rio de Janeiro: assassinata Marielle Franco, consigliera municipale femminista
Una vera e propria esecuzione contro la donna che si batteva per i diritti umani e contro le violenze sistematiche della polizia nelle favelas della città brasiliana
Assassinata questa notte a Rio de Janeiro in un agguato a mano armata nel quartiere di Lapa, dove aveva partecipato ad un incontro politico di donne afrodiscendenti, la femminista ed attivista nera Marielle Franco, 38 anni, consigliera municipale del Psol (partito socialista brasiliano). La donna era risultata la quinta più votata alle scorse elezioni e rivestiva il ruolo di presidentessa della Commissione per le Donne del Municipio di Rio de Janeiro. Sociologa ed attivista in difesa dei diritti umani, si occupava di denunciare le violenze sistematiche della polizia nelle favelas, nei confronti delle donne e dei giovani di colore. Particolarmente dopo l’invio dell’esercito nella città da parte del governo illegittimo di Temer.
Marielle era nata e cresciuta nella favela di Marè, quattro giorni fa aveva pubblicamente denunciato due omicidi della polizia e dichiarato che la polizia speciale nelle favelas crea terrore e violenza contro la popolazione. Un fenomeno che avviene da sempre nelle città brasiliane, ma in modo ancor più violento dopo lo stato di emergenza proclamato da Temer a Rio.
Con rabbia e con dolore denunciamo l’avanzata di violenza femminicida fascista e razzista, ci stringiamo alle attiviste e agli attivisti brasiliani e di tutto il mondo, in difesa della democrazia e delle lotte popolari. Il miglior modo di ricordare Marielle è continuare e rilanciare la lotta contro il patriarcato, il razzismo e il capitalismo!