ROMA
A proposito di un articolo, dello spaccio e del “degrado”
Apprendiamo da un articolo uscito ieri (19 maggio) su Repubblica di alcune informative che la polizia avrebbe allegato alla famosa lista di 22 stabili da sgomberare con urgenza, tra i quali figurerebbe anche il “Nuovo cinema Palazzo”, insieme ad altri tra spazi sociali e occupazioni abitative. Nelle informative tra le varie giustificazioni spiccano quelle legate a motivi di “degrado e smercio di sostanze stupefacenti”, oltre all’accusa di ospitare “riunioni di antagonisti” addirittura provenienti da tutta la provincia.
Da quello che sappiamo – attraversando e animando da anni, insieme a molte e molti altri, l’esperienza del Nuovo Cinema Palazzo – le riunioni, gli incontri e i dibattiti che si svolgono al suo interno ospitano centinaia di persone, non solo dalla provincia ma da tutta Italia. Sono proprio queste iniziative, questi incontri e questi momenti di confronto che fanno di questa esperienza come di moltissime altre nella città, un punto di riferimento per la vita culturale e sociale di moltissime e moltissimi e a rendere San Lorenzo un quartiere migliore, in grado di produrre ancora gli anticorpi per resistere alla guerra tra poveri, all’abbandono e al vero degrado che affligge i nostri territori; l’economia criminale, la desertificazione degli spazi collettivi e lo spaccio.
Ci risulta veramente difficile credere che per le forze dell’ordine il problema dello spaccio e del “degrado” di San Lorenzo (termine tristemente abusato e quasi sempre utilizzato a sproposito) sia da rintracciare in uno dei luoghi in cui si combatte quotidianamente contro questa deriva, nato proprio in contrapposizione a un modello di città basato su un’economia opaca e sul gioco d’azzardo, che sta già divorando enormi pezzi della nostra città.
Forse nella pubblicazione di queste veline della questura la stessa “Repubblica” dovrebbe ricordare un’inchiesta uscita pochi mesi fa e pubblicata proprio dall’Espresso, in cui i legami tra spaccio, controllo del territorio, criminalità organizzata ed estrema destra venivano ricostruiti minuziosamente.
Forse bisognerebbe elencare le decine di artisti, attori, e cantanti che hanno in molte forme sostenuto, alimentato e attraversato l’esperienza del Cinema Palazzo, gli scrittori, i magistrati o gli esponenti politici nazionali e internazionali che hanno partecipato a iniziative e dibattiti, ma noi preferiamo ricordare le attiviste e gli attivisti che da anni si sono assunti la responsabilità di non arrendersi alla speculazione, le associazioni e le realtà del quartiere che vi hanno trovato casa, i giovani e meno giovani che in quel luogo hanno trovato una possibilità di reagire e non arrendersi.
È questa la vera battaglia al degrado e allo spaccio ed è una battaglia a cui non siamo disposti a rinunciare, difendendo questa esperienza come le altre che su San Lorenzo insistono.
Le porte del Cinema sono sempre aperte e le discussioni al suo interno sono a disposizioni di tutte e tutti quelli che condividono un’idea di Città migliore. Se queste informative dovessero servire solo a screditare il lavoro che viene portato avanti e a tentare di cancellare un patrimonio comune possiamo dire da subito che si tratta di un tentativo destinato a fallire: la nostra forza è sempre stata quella di condurre le nostre battaglie alla luce del sole, senza nulla da nascondere e mettendoci la faccia e sarà sempre più forte di qualsiasi bugia che potrà raccontare chi spera di restituire il Cinema Palazzo a chi, realmente, voleva farne un luogo di degrado, attraverso il gioco d’azzardo.
Articolo apparso nel blog della Libera Repubblica di San Lorenzo