ITALIA

Milano, l’assurda gestione poliziesca della piazza per la Palestina

La mobilitazione, che il 12 aprile ha portato in corteo decine di migliaia di persone, è stata aggredita dalle forze dell’ordine in modo spropositato. Quanto accaduto merita di essere denunciato pubblicamente, con forza, prima che questa gestione dell’ordine pubblico diventi la nuova normalità

La manifestazione di ieri [sabato 12 aprile, ndr] per la Palestina è stata, con ogni probabilità, una delle piazze più partecipate in Italia dall’epoca post-Covid a oggi. Un corteo imponente, eterogeneo, trasversale, che in termini numerici ha surclassato eventi ben più attenzionati mediaticamente — come la recente adunata del cosiddetto “popolo blu” convocata dal circolino degli “armiamoci e partite” — senza però godere della medesima copertura e visibilità.

E così, nella stessa settimana in cui sono emersi nuovi video agghiaccianti sulla carneficina in corso a Gaza — tra cui l’esecuzione sommaria di 15 paramedici poi sepolti in una fossa comune — una piazza che ha rappresentato una vera e propria risposta popolare all’orrore quotidiano che si consuma sotto gli occhi del mondo verrà ridotta nei resoconti della grande stampa a titoli come “la scritta violenta contro Giorgia Meloni” o “i facinorosi che si scontrano con la Polizia”.

In un paese che scivola sempre più in basso nei ranking internazionali sulla libertà di stampa, la distorsione mediatica è seconda solo alla gestione dell’ordine pubblico, che ieri ha scelto deliberatamente la linea dello scontro.

Secondo la ricostruzione dei nostri redattori presenti sul posto, mentre il corteo attraversava via Farini in direzione Parco Sempione, un imponente schieramento di Forze dell’Ordine ha affiancato i manifestanti all’altezza di piazza Baiamonti. In quel momento, tra i partecipanti — tra cui famiglie, bambini e persone anziane — non si registravano episodi di tensione.

La situazione è precipitata quando il Reparto Mobile ha effettuato una prima carica di alleggerimento, con modalità tutt’altro che contenute, contro dei manifestanti che lamentavano la troppa vicinanza dei cordoni di Polizia al corteo. Il blitz ha generato sconcerto e panico, lasciando molti manifestanti attoniti.

Poco dopo, senza provocazioni evidenti, è scattata una seconda carica, caotica e violenta, che ha letteralmente spezzato in due il corteo. In quel frangente sono state fermate sette persone, poi rilasciate in serata dopo l’identificazione in Questura.

Chi conosce le dinamiche delle piazze italiane e ha assistito negli anni a numerose manifestazioni, anche quelle più tese, fatica a ricordare un’azione così sproporzionata in un contesto tanto pacifico e partecipato. Un intervento del genere, in una manifestazione che per dimensioni potrebbe ricordare il corteo del 25 Aprile, rappresenta un precedente allarmante.

Che al governo ci sia chi conosciamo, e che siano in vigore norme come il Decreto Sicurezza, non può costituire un alibi. Quanto accaduto ieri [sabato 12 aprile. ndr] a Milano merita di essere denunciato pubblicamente, con forza, prima che questa gestione dell’ordine pubblico — muscolare, arbitraria e impunita — diventi la nuova normalità.

Tutte le immagini sono di Milano In Movimento

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