ROMA
Logos: una festa per riprendersi le parole
Dal 27 ottobre al primo novembre, nel quartiere Pigneto, il Centro Sociale Occupato Ex Snia organizza “Logos”, un evento che restituisce parole, lotte e riflessioni
«Parola orale, scritta che resta ma non incisa sui libri, piuttosto una testualità: arti performative, musica, teatro, momenti di riflessione» – così Manuela Costa, una delle organizzatrici, descrive Logos, la festa della parola, evento autorganizzato dal Csoa EX Snia che quest’anno giunge alla sua undicesima edizione.
A partire da ieri, mercoledì 27 ottobre, e fino al primo novembre, il quartiere del Pigneto-Prenestino, a Roma Est, sarà invaso da un’abbondanza di iniziative tra cinema, editoria, teatro, musica, arte, sport, natura e scienze, tutte volte a promuovere lotte, esperienze e idee.
Le prime parole della festa sono state dedicate a duecento studentesse e studenti che, alle 9 di ieri mattina presso il Nuovo Cinema Aquila, hanno prima assistito alla visione di Zen sul ghiaccio sottile, film di Margherita Ferri, presentato alla Biennale di Venezia nel 2018 e dedicato alle tematiche queer, e poi partecipato all’incontro In transito. Identità personale e sessuale in età adolescenziale. Quest’anno, il claim dell’evento è #senzaparole, ma storie da raccontare, scienza da divulgare e lotte da rivendicare non mancano mai. «È un’edizione singolare più che mai. Non tratterà un solo tema. L’intento è riprendersi tutte le parole che l’anno passato ci ha tolto», spiega Manuela.
Immagine dalla pagina facebook di Logos Festa della Parola
Storie di popoli, come quella raccontata in The end will be spectacular, il film sulla resistenza curda, o quelle narrate tramite mostre fotografiche in attesa dell’arrivo della delegazione zapatista. È inoltre prevista la presentazione del testo che racchiude la raccolta di testimonianze della resistenza e della liberazione del quartiere Pigneto, accompagnate dalle informazioni dell’archivio ritrovato nel centro sociale Ex Snia durante l’occupazione nel 1995.
Il festival, che si autodefinisce Ecofesta, pone particolare attenzione all’utilizzo di materiali compostabili o riutilizzabili e propone una cucina con prodotti a kilometro zero.
Il programma prevede poi incontri sull’ecologia e la crisi climatica: saranno presenti i partecipanti del G-20 Climate Camp, accampato presso Acrobax, e si parlerà delle battaglie a difesa del Lago Bullicante – Ex Snia Viscosa. Non mancheranno performance danzanti e pratiche femministe. Uno degli incontri si terrà nella biblioteca G. Mameli, quest’anno tra i luoghi dell’evento insieme a KifKif, il bar meticcio che ospiterà la presentazione di fumetti arabi, tradotti in italiano dalla stessa gestrice del locale.
Sono previsti anche due giorni di workshop con il “Teatro dell’oppresso”, mentre molteplici saranno i dibattiti su frontiere e migrazioni sono molteplici: a partire da stasera alle 19.30, quando Mimmo Lucano sarà ospite al cinema Aquila.
Numerose anche le riflessioni per costruire una società alternativa si alternano: tra le varie, spicca l’incontro pubblico «Curare la piaga. Metodologia di lotta alla Sindemia» con Laura Corradi, Andrea Capocci e Riccardo Mastini. Nella sala concerti dell’Ex Snia, invece, si terranno concerti di «musica stortissima», come la descrive Manuela, spiegando che le band escono da un posto mistico, l’ex studio di registrazione del Brancaleone. Il festival vuole anche essere un’occasione per «Tornare in quartiere, restituire l’opportunità di contaminare alcuni posti “cospirando”, ossia tornare a respirare insieme», conclude Manuela.