ROMA
Liberiamo Ilaria Salis: dibattito a Roma, verso le elezioni europee
Cosa accadrebbe se Ilaria Salis venisse eletta? E qual è la situazione nelle carceri europee? Dibattito a Roma con Aurora D’Agostino (Giuristi Democratici), Mario Di Vito (Il Manifesto), Rachele Stroppa (Antigone)
Che cos’è il Giorno dell’Onore che ogni anno raggruppa a Budapest militanti neonazisti di diversi paesi? Perché Ilaria Salis era a Budapest l’11 febbraio 2023? Come viene condotto il processo contro di lei e gli altri antifascisti imputati? Qual è la situazione delle carceri ungheresi e che succede in quelle italiane? Cosa succederebbe se Salis fosse eletta all’europarlamento rispetto alle misure cautelari cui è sottoposta, allo svolgimento del processo e alla possibilità di rientrare in Italia?
Per approfondire i vari aspetti della vicenda che riguarda l’insegnante antifascista ci vediamo giovedì 29 maggio in piazza dell’Immacolata a San Lorenzo. Ne discutiamo con Aurora D’Agostino, avvocata dei Giuristi democratici, e Mario Di Vito, giornalista del manifesto. Entrambi hanno seguito le udienze che si sono svolte nella capitale magiara e ci aiuteranno a ricostruire cause, svolgimento e prossime tappe del processo. Con Rachele Stroppa, ricercatrice dell’associazione Antigone, parleremo della situazione nelle carceri a livello europeo e delle principali problematiche che affliggono la vita dei detenuti in Ungheria ma anche in Italia.
Il dibattito è organizzato a pochi giorni dal voto europeo dell’8 e 9 giugno, che rischia di peggiorare ulteriormente lo stato delle istituzioni comunitarie. Le destre potrebbero avanzare da est a ovest e puntano a comporre una maggioranza sul modello del governo italiano.
La candidatura di Salis è una sfida all’Europa di Orban e Meloni, la sua elezione è l’unico modo per tirarla fuori dal carcere. L’incontro, promosso da diverse realtà e movimenti sociali cittadini, sarà l’occasione per capire inoltre cosa accadrebbe se a Salis venisse garantita l’immunità parlamentare, oltre che ricostruire il contesto in cui l’arresto dell’attivista si colloca e analizzare la situazione carceraria in Europa.
Raggiungere il quorum nazionale è dunque fondamentale: Allenza Verdi Sinistra, partito con cui Salis ha scelto di candidarsi, deve superare lo sbarramento del 4%: votare il partito in ogni circoscrizione contribuirà al raggiungimento di questo obiettivo.
Tale risultato è perciò legato a doppio filo all’elezione di Ilaria Salis, che rappresenterebbe una svolta nel processo di liberazione per l’attivista, lanciando un chiaro segnale di rifiuto verso le politiche neofasciste e filo-orbaniane caldeggiate da Meloni.
Opporsi alla legittimazione di pratiche istituzionali di repressione di lotte e pratiche radicali contro neonazisti e neofascisti è urgente e necessario: le nostre scelte di voto alle elezioni europee saranno l’occasione per ribadirlo.
L’appuntamento è per giovedì 29 maggio alle 18:30 in piazza dell’Immacolata San Lorenzo.
Liberiamo Ilaria Salis!
Foto di copertina: credits Dinamopress