ITALIA
Lavoro: operaio muore, studente in alternanza scuola-lavoro ferito gravemente
È successo giovedì scorso a Faena. L’ennesimo morto di lavoro, in una strage continua. Questa volta, ferito gravemente uno studente che partecipava al programma imposto dal Ministero
Giovedì scorso, nell’azienda Sue.Co. di Faenza, un braccio meccanico ha ceduto, facendo cadere da un’altezza di dieci metri il cestello che sorreggeva, con all’interno due elettricisti: un operaio “senior”, che purtroppo ha perso la vita; e uno studente in alternanza scuola-lavoro, che ha subito gravi ferite e fratture alle gambe.
Ci troviamo ancora una volta a denunciare l’assoluta mancanza di sicurezza sul posto di lavoro. Nei primi mesi del 2017 ci sono stati 769 morti e centinaia di migliaia di infortuni denunciati. Un dato assolutamente inaccettabile, che si fa ancora più grave quando questi “incidenti” occorrono a studenti e studentesse che partecipano all’alternanza scuola-lavoro.
Questo programma infame, oltre a legalizzare di fatto il lavoro minorile (e gratuito) mascherandolo da “percorso formativo”, diventa anche una potenziale condanna a morte per giovanissimi ragazzi e ragazze.
Pretendiamo dal Ministero delle risposte su quali siano gli standard di sicurezza richiesti alle aziende che intendono partecipare all’alternanza e su quali controlli concreti vengano attuati per verificarli.
Vogliamo, sulla scorta delle mobilitazioni degli studenti medi di questo autunno, l’abolizione immediata dell’alternanza scuola-lavoro.
Il lavoro minorile è un male ottocentesco che credevamo estirpato per sempre.
Evidentemente non è così, bisognerà estirparlo di nuovo