ROMA

Giornata Aperta. Non una di meno Roma si confronta

Non una di meno Roma intende costruire un incontro ampio e dinamico sul percorso fatto e sugli scenari aperti davanti a tutte e tutti noi in tema di diritti, di libertà e di nessi patriarcali che insistono ancora pesantemente sulle nostre esistenze.

La marea ha invaso le strade del mondo crescendo nelle pratiche e nei territori e ha reso evidente che il movimento Non una di meno dà voce e linguaggi comuni alle donne e alle soggettività lgbtqi+ nel mondo.

La difesa della libertà di scelta e dell’affettività consapevole, il continuo svelamento delle pressioni del sessismo e del patriarcato e il grido di denuncia della violenza strutturale e trasversale sui nostri corpi hanno attraversato, insieme ad altre rivendicazioni, la stesura del Piano femminista contro la violenza maschile e sono state al centro di cortei e nuove forme di protesta che continuano ad opporsi ad ogni forma di oppressione e sovradeterminazione, tanto care a neo fascismi e politiche securitarie in Italia e in Europa.

Roma, laboratorio delle nuove destre e scenario triste del contratto di governo al potere, rappresenta un terreno sempre più controverso dove i vuoti e i silenzi della politica decadente si trasformano in rivendicazioni possibili o in terreno scivoloso per chi vuole spazi, diritti e libertà. Per questo chiamiamo ad un confronto ampio anche i nodi che in questi ultimi mesi si sono fatti spazio nei territori a noi più vicini, per avere una visione su più livelli e dimensioni verso il prossimo incontro nazionale di Non Una di meno.

Nel corteo fiume e nell’assemblea internazionale di Verona Transfemminista eravamo in centinaia di migliaia a riconoscerci in ogni lotta presente, a dirci NON SEI SOLA PERCHÉ’ SIAMO MAREA, IO TI CREDO.

Quella forza ci tiene insieme in un’unica lotta per i diritti e le libertà tutte. La strada è tanto lunga da richiedere soste come questa per confrontarci su limiti, obiettivi, pratiche e metodologie per attraversare l’agitazione permanente ed essere pronte ad ogni tempesta.

Proposta di discussione della giornata:

Introduzione

Forze e debolezze, conflitti e alleanze: Quali i successi negli ultimi tre anni e quali le perdite nel percorso? Come si costruisce l’agitazione permanente oltre le date rituali ? Come sentire meno la pressione dell’ “agenda” e avere allo stesso tempo presa sul presente? Come non attestarsi su una postura difensiva che rischia di disconoscere la maturità che ha raggiunto il movimento? Come si rinnova la forma corteo?

Assemblee e decisioni, infrastrutture in movimento, asimmetria fra centri piccoli e città: Pratiche assembleari e pratiche decisionali all’interno di Non una di Meno. Infrastrutture, strumenti di open democracy e comunicazione.Come pensare di nuovo la comunicazione di Non una di meno in senso più creativo e in grado di conoscere un maggior numero di soggettività?

Roma e regione sfide e terreni di intervento, allargamento della partecipazione nei territori, metodo e assemblee: Quali sono i limiti che non ci permettono di allargare la mobilitazione? Possiamo immaginare gruppi di lavoro e gruppi territoriali? Come consolidare la forza messa in campo fino ad ora con un intervento territoriale e capillare? Quali sono gli spazi femministi che attraversiamo e come possiamo renderli patrimonio comune?