ITALIA

Genealogie del XXI secolo, incontro a Catania il 27/28 maggio

Un convegno sui mutamenti che stanno avvenendo nella società globale, dai conflitti alle trasformazioni dei modelli politici, dalla struttura dei sistemi economici alle nuove forme di organizzazione sociale

Il 27 e 28 maggio si terrà presso il dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania il convegno intitolato Genealogie del XXI secolo. Nei due giorni del convegno si discuterà dei mutamenti che stanno avvenendo nella società globale, dai conflitti alle trasformazioni dei modelli politici, dalla struttura dei sistemi economici alle nuove forme di organizzazione sociale.


Le due giornate sono state immaginate come un momento in cui studiose e studiosi di varie università europee, giornalisti e intellettuali potessero confrontarsi, da prospettive differenti, sui grandi mutamenti in atto e sull’origine delle diverse crisi che stanno disegnando il futuro della vita sul pianeta. Il titolo del convegno richiama un testo di Giovanni Arrighi, ripubblicato recentemente, in cui si prospettava una lunga fase di conflitti legata allo spostamento dell’asse dell’economia mondiale. Nei due giorni di convegno i diversi interventi proveranno ad affrontare alcuni dei grandi problemi che si pongono all’analisi della situazione attuale, partendo dal presupposto che in questa fase il pensiero critico rivesta un’importanza fondamentale.


La prima giornata si dividerà in quattro sessioni in cui si discuterà intorno a alcune categorie come guerra, egemonia, femminismo, migrazioni, ecologia politica. La seconda giornata sarà invece organizzata in un’unica sessione di confronto collettivo intitolata Sistema-mondo, crisi di egemonia e nuovi scenari.

PROGRAMMA


Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali Università di Catania
Genealogie del XXI secolo 27 – 28 maggio 2022


La modernità capitalista si è definita come un’epoca di trasformazioni sociali violente e radicali. Alle crisi degli ultimi anni si sta adesso aggiungendo la prospettiva dell’allargamento del conflitto armato. La situazione attuale si configura sicuramente come un processo di grande mutamento che dipende da dinamiche che si sono espresse nei processi di globalizzazione e nella nascita dell’età neoliberale. I mutamenti degli ultimi anni sembrano però configurare chiaramente una trasformazione che coinvolge l’intero pianeta e che sembra definire un’epoca caratterizzata da una pesante instabilità politica, sociale, economica e dalla crisi ecologica.

L’intensificarsi dei conflitti armati e il progressivo mutamento di ruolo delle istituzioni politiche sembrano configurare uno scenario in cui gran parte dei dispositivi che hanno definito la società degli ultimi secoli tende a scomparire o a cambiare i propri connotati.


Giovanni Arrighi alcuni anni fa proponeva di interpretare la crisi in atto come una crisi di egemonia, che segnava il passaggio del centro del sistema-mondo dagli Stati Uniti alla Cina, una fase conflittuale in cui l’affermazione di una nuova potenza economica comporta anche un mutamento delle strutture politiche e culturali. Insieme a queste trasformazioni però stiamo attraversando una fase in cui un insieme di movimenti sociali e forme di espressione di conflitto sta ridefinendo anche le modalità della partecipazione politica, mettendo in discussione le categorie tradizionali, perché la fase storica in cui viviamo sarà sicuramente connotata dalla crisi ecologica e dalla presenza del limite dell’azione storica del capitalismo globalizzato. I movimenti ecologisti, quelli per il superamento del patriarcato e le varie proposte che provengono dal dibattito decoloniale, le nuove soggettivazioni, agiscono nello stesso scenario in cui si affermano i conflitti armati e la proposta di tornare a improbabili forme di accentramento del potere politico e militare.


Riflettere sulle genealogie plurali del XXI secolo può dunque essere utile per discutere sugli elementi che hanno definito finora le trasformazioni del sistema globale, per confrontarsi sulle interpretazioni dei mutamenti in atto, per parlare dei percorsi che possono determinare il superamento della grandi disuguaglianze storiche.


Il 27 e 28 maggio discuteremo intorno a una serie di parole chiave – Guerra, Egemonia, Femminismo, Migrazioni, Ecologia politica – per partecipare a una riflessione collettiva sempre più diffusa intorno alle possibilità di costruire una società oltre la crisi.

Qui il programma in pdf