ITALIA

«Free Öcalan, free Kurdistan». La Nave della Pace arriva a Napoli

Partita da Atene, la delegazione di politici e politiche curde, intellettuali, giornalisti e attiviste da tutta Europa è arrivata ieri nella città partenopea: ad accoglierla decine e decine di persone solidali che hanno poi sfilato compatte per le strade del capoluogo campano

La bandiera gialla con il ritratto di Abdullah Öcalan spicca sventolando in mezzo al cielo grigio di Napoli mentre la Nave della Pace si avvicina al porto di Calata Porta di Massa. Ad accogliere la delegazione internazionale di politici e politiche curde, intellettuali, giornalisti e attiviste, ci sono un centinaio di persone.

Foto di Sofia Cabasino.

«Free Öcalan, free Kurdistan», gridano tutte assieme in diverse lingue, reggendo un grande striscione rosso su cui si leggono le stesse parole.

I naviganti scendono dalla barca tra i cori e nel giro di pochi minuti il raggruppamento di persone si riunisce attorno alla delegazione. Sta per iniziare una conferenza stampa in cui interverranno, tra gli altri, Yüksel Koç, co-presidente congresso popolare dei curdi in Europa, e Alessandro Fucito, consigliere comunale di Napoli.

Davanti alle telecamere e alle macchine fotografiche dei giornalisti, i partecipanti al viaggio raccontano le tre principali rivendicazioni dell’iniziativa: la liberazione del presidente Öcalan, la fuoriuscita del Pkk dalla lista internazionale delle organizzazioni terroristiche e il riconoscimento dell’esperienza di autogoverno democratico del Rojava.

Foto di Chiara Cruciati

Neanche il tempo di spegnere i microfoni e smontare i cavalletti e già si parte subito in corteo. I colori della bandiera curda, rosso verde e giallo, spiccano in questa manifestazione gioiosa e determinata: si canta, si balla, si parla al microfono, si sventolano i vessilli delle Ypg e delle Ypj, insieme a tanti ritratti di Öcalan.

Lo striscione della delegazione appena scesa dalla barca apre il corteo. Si arriva fino a piazza del Plebiscito: qui si tengono gli ultimi interventi al microfono.

La giornata prosegue con un’altra conferenza, nel pomeriggio presso il Cinema Modernissimo. In questa occasione prendono parola componenti molto importanti del movimento curdo.

Ertuğrul Kürkçü, presidente onorario del Partito Democratico dei Popoli, racconta della sua esperienza nel movimento studentesco in Turchia, esploso tra il 1968 e il 1972, al cui interno conobbe Abdullah Öcalan. Prosegue parlando poi dell’evoluzione politica di “Apo” e dell’importanza della sua liberazione, sia per la società curda sia per quella turca.

Intervengono anche Besime Konca, ex deputata Hdo e Leyla İmret, ex sindaca di Cizre. Oltre alle componenti della delegazione, danno il loro contributo alla discussione anche attivisti e attiviste italiane, tra cui il fumettista Zerocalcare.

Foto di Sofia Cabasino.

La giornata si conclude con un concerto all’ex Asilo Filangieri: sul palco si esibiscono musicisti curdi e napoletani. L’emozione raggiunge il suo apice nell’ultima canzone: infatti, la delegazione intona al microfono una versione di Bella Ciao che alterna italiano e in curdo.

Le mobilitazioni a Napoli proseguono anche oggi: proprio in queste ore è prevista la manifestazione nazionale per lavoro, sanità, casa e giustizia climatica, la prima a sfidare la nuova direttiva del Viminale.

Foto di copertina di Chiara Cruciati.