ROMA

«Ci stanno rubando il mare»: Fiumicino recintato nella notte

Il porto di Fiumicino è stato recintato, e il mare reso inaccessibile. I Tavoli del Porto chiamano tuttə in piazza domenica contro la privatizzazione del mare

Ci stanno rubando il mare. Nella notte tra mercoledì e giovedì una barriera di New jersey alta 50 cm e lunga 500 metri è stata eretta tra i Bilancioni e il mare di Fiumicino. Alla chetichella ha agito la Fiumicino Waterfront Srl, controllata dalla Royal Caribbean che ha acquistato la concessione del luogo per la durata di 90 anni.

Una manovra che alimenta dubbi, dato che la società è ancora in attesa del responso finale da parte del Ministero della cultura prima di poter dar il via ai lavori per il porto croceristico che intende realizzare nell’area.
Ai blocchi di cemento è prevista l’aggiunta di una rete metallica per rendere inaccessibile il mare ed inoltre hanno chiuso il cancello che permetteva l’accesso in spiaggia, rendendola impraticabile.

Nessun cartello, nessun avviso e nessuna indicazione su inizio e iter dei lavori, solo un foglio di carta A4 che recita «vietato l’accesso per motivi di sicurezza» firmato Waterfront. La scelta di agire di notte rivela ancora una volta la mancanza di confronto con gli abitanti e la volontà di far prevalere gli interessi del privato su quelli comune. Non è la prima volta che in Italia assistiamo alla privatizzazione del mare, e non sarà l’ultima, ma perdere parte del litorale vuol dire lasciarlo a speculazione e cementificazione e continuare a creare precedenti, fino a che anche l’ultima spiaggia sarà sottratta al bene comune.

Il tempo è agli sgoccioli è la Royal Caribbean deve iniziare a posare la prima pietra per poter dimostrare di rientrare nel decreto Giubileo, questo porta a un’accelerazione dei lavori che inizieranno con il dragaggio della sabbia per costruire la banchina dove attraccheranno le navi che faranno da spola tra Crociere e terra ferma in attesa del termine dell’opera mastodontica.


I Tavoli del Porto chiamano domenica 9 marzo dalle ore 11 tuttə davanti al piazzale del vecchio faro «Porta un ombrellone, l’asciugamano, il pallone, i racchettoni per far diventare il piazzale una spiaggia», si legge sul loro comunicato, perché «Ora più che mai è il momento di essere unitə e determinatə nel ribadire che se c’è un estraneo sulle nostre spiagge è la Royal Caribbean, che abbiamo un solo mare e non vogliamo porti a renderlo privato e invivibile. Agire adesso è determinante per il futuro di domani»

Domenica 9 Marzo ore 11:00: Ci vediamo tuttə al PIAZZALE DEL VECCHIO FARO!

Contestiamo a gran voce il torto che stiamo subendo, saremo per strada a farci sentire. Porta un ombrellone, l’asciugamano, il pallone e i racchettoni per fare diventare il piazzale una spiaggia!! Vi chiediamo di esserci in massa, fatelo per voi stessi e per la vostra comunità. È il momento di creare una contestazione reale, massiccia e partecipata..non possiamo più delegare o rimandare!! Ora più che mai è il momento di essere unitə e determinatə nel ribadire che se c’è un estraneo sulle nostre spiagge è la Royal Carribean, che abbiamo un solo mare e non vogliamo porti a renderlo privato e invivibile. Agire adesso è determinante per il futuro di domani!!

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