PRECARIETÀ
Facchini dichiarano lo sciopero a oltranza al Car di Guidonia

Questa mattina, al CAR di Guidonia, i 21 lavoratori della “Rossi Transword S.R.L”, che gestisce la movimentazione merci del mercato più grande d’Europa (circa 3 milioni di consumatori raggiunti), hanno iniziato uno sciopero a oltranza.
La ditta, subentrata a settembre all’interno del mercato, dopo soli 5 mesi ha deciso di operare 4 licenziamenti, adducendo come motivazione presunti problemi di fatturato. Bisogna sottolineare però che per agevolare l’operato della Rossi Transword, il Car con il consenso della Regione Lazio ha investito circa 300 mila euro e ha concesso la piattaforma per 6 anni a titolo gratuito, senza necessità di corrispondere alcun affitto. Sono stati impiegati soldi pubblici per garantire un accordo che, a distanza di pochissimi mesi viene immediatamente violato.
I lavoratori hanno iniziato uno sciopero a oltranza, fino a quando non verranno ritirati i 4 licenziamenti e non si aprirà un’interlocuzione volta a far rispettare l’accordo e tutti i diritti garantiti dal contratto firmato, molto spesso palesemente violati.
La situazione che si vive nel CAR è quella di una vera e propria guerra fra poveri: lavoro in nero, contratti precari, nessun rispetto delle pochissime garanzie contrattuali, licenziamenti e lavoratori messi gli uni contro gli altri, nell’interesse dei pochi che vorrebbero arricchirsi continuando a sfruttare questa situazione.
La risposta chiara e coraggiosa di questi 21 facchini è l’unica possibile davanti a chi, pur di massimizzare i propri profitti, decide di liberarsi, con leggerezza e adducendo false motivazioni, di 4 lavoratori impiegati da più di vent’anni all’interno del mercato.
Le CLAP danno la massima solidarietà e forniscono il loro appoggio ai lavoratori licenziati e ai colleghi che scioperano al loro fianco.