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Err, scritture dell’imprevisto

Viene lanciato oggi “Err. Scritture dell’imprevisto”, un nuovo progetto editoriale in forma di newsletter che proverà a riflettere sul Reale: cioè su quel sapere che non si produce nell’accumulo o nella sommatoria ma che procede per impasse, differenze, discontinuità, urti, sintomi. Il primo numero, che uscirà a partire dal primo maggio per le settimane seguenti, sarà dedicato al significante “dare fuoco”

Non è facile presentare un progetto come quello di Err. Non è facile perché non è chiaro cosa effettivamente esso diverrà. Err ha l’ambizione, che certamente pecca di una certa presunzione, di voler esistere in divenire, di essere uno spazio di sperimentazione sia per quanto riguarda la sua forma espressiva che per i suoi contenuti. Vogliamo dire: ci sono i fatti colti in modo statico, come entità fatte e finite, in un sistema chiuso di interpretazione, ed è quello che tenta di fare una rivista; e poi ci sono i fatti colti nel loro infinito divenire, farsi, disfarsi e rifarsi, nella prassi che li istituisce e li trasforma, è quello che tenta di fare Err.

Err intende assumere e interrogare l’estetica contemporanea, innescando un movimento di sottrazione dai fantasmi e dai feticci che saturano ogni giorno la sua rappresentazione. Per farlo pone al centro del suo lavorare la macchia, la disfunzione, la discrasia, il senso del problema. L’inciampo è il terreno stesso della sua elaborazione. In psicoanalisi diremmo, che Err si scrive nell’insistenza sintomatica che causa e disturba ogni verità. «Condannati come siamo alla menzogna, bisogna imparare a farvi scivolare una parte di verità corrosiva». Err, nasce quindi non per rappresentare qualcosa ma per rovesciare prospettive consolidate e insistere “appassionatamente” sulle matrici che ordinano le dinamiche dei processi sociali: «esiste una comunicazione silenziosa. Essa è ben conosciuta dagli amanti». Err si pone la necessità di esercitare un forzamento, di generare un attrito tra diversi registri disciplinari, così da individuarne e contornarne i punti di frizione e le impasse.

La produzione di sapere che ci interessa provocare prende espressione solo attraverso montaggi, differenze, discontinuità, urti, mai tramite un accumulo, di fatti e di generalità e mai attraverso un dialogo – politicamente corretto, ideologicamente interdisciplinare – tra paradigmi. L’esigenza della proposta editoriale che presentiamo è così, ancora più specificatamente, la produzione di connessioni e disgiunzioni tra diversi registri espressivi attorno ad alcuni significanti chiave, questo allo scopo di produrre cortocircuiti, pieghe, variazioni impreviste, problemi. Ci piacerebbe spostare gli oggetti e i soggetti dai propri contesti verso luoghi inattesi, a volte tra loro anche incompatibili. Si tratta di produrre effetti imprevisti, emergenze, di annusare i contorni delle linee che si producono e disfano. Si tratta di trovare modi molteplici per scrivere del Reale.

Il progetto Err inizia la sua attività con una newsletter. Ogni numero suddiviso in più invii, procede, per intensità, attorno a un significante forbice. Si procede senza soluzioni di continuità tra racconto, reportage, saggio, parola, immagine. Err, d’altra parte, è un progetto esposto all’interpellazione da parte dell’imprevisto, di un caso che non si può abolire. Non possiede un formato definitivo. Inizia il suo percorso di sperimentazione nella forma di una newsletter, ma non esclude che possa diventare poi anche un libro, uno spettacolo teatrale, un oggetto artistico, una performance, una manifestazione pubblica, un murales, una musica, un paio di baffi. La sua “stereografia” non risiede solo nella sovrapposizione (dis-)continua di stili e discipline, ma anche nella sua molteplicità di forme. Err è un colpo di forbici che cade togliendo quote di gravità ai territori che siamo soliti attraversare.

Chiunque volesse ricevere la newsletter di Err può richiederlo inviando una email al seguente indirizzo: err.rivista@gmail.com. Il primo numero, uscirà il primo maggio e sarà dedicato al significante dare fuoco. Tutti coloro che vorranno partecipare al progetto potranno inviare alla redazione un loro contributo sul tema o proporci una forma di collaborazione a riguardo. La redazione valuterà se inserire o meno la proposta nell’articolazione rizomatica del numero che proseguirà fino a quando si produrranno dei concatenamenti.

 

Err è un progetto a cura di: Federico Chicchi, Alex Pagliardini, Pietro Bianchi, Carlo Antonicelli, Felice Cimatti, Alberto Andronico, Maria Laura Bergamaschi, Marco Ferrari, Giovanni Minozzi, Daniela Angelucci, Tania Rispoli, Piersandra Di Matteo, Elena Ronconi, Diego Giordano, Chiara Tartaglione, Gioele Cima, Enrico Redaelli, Antonio Pollara, Francesco Filippini, Giuliana Pennacchio, Melania Villa, Sara Corna, Chiara Massari, Emilio Riccioli, Celeste Righini, Adriana Bonioli, Pietro Faiella, Valentina Galeotti, Igor Pelgreffi, Francesco Vandoni, Mario D’Angelo. Art director: Riccardo Cavallaro.