ITALIA
Dopo lo sgombero della Casa Rossa si accende la resistenza apuana
Sgomberata la Casa Rossa in provincia di Massa-Carrara, casa cantoniera occupata, luogo di incontro e organizzazione contro la devastazione ambientale delle Alpi Apuane e la turistificazione della Versilia
All’alba di lunedì 9 dicembre, le forze dell’ordine hanno sgomberato la Casa Rossa occupata (Cro), in provincia di Massa-Carrara, una vecchia casa cantoniera di proprietà Anas affacciata sulla via Aurelia. L’operazione della polizia si è svolta dopo solo due giorni dal corteo, a cui hanno partecipato almeno 600 persone, che ha attraversato le strade di Massa per chiedere alle forze politiche di fermare lo sgombero. A nulla hanno valso le richieste della comunità politica della Casa, delle e dei solidali e delle associazioni locali che in queste ultime settimane hanno costruito un percorso per la valorizzazione dell’esperienza della Casa Rossa attraverso la sua designazione a bene comune a disposizione della comunità locale.
Dopo lo sgombero, la collettività politica della Cro ha salutato, «momentaneamente, uno spazio fisico, un luogo di socialità, un centro di discussione e di lotta, […] un posto in cui siamo cresciut3 – ribadendo però che – quello che lì dentro, in quelle quattro mura, è stato costruito, non morirà mai».
Durante la serata, la comunità che si è riunita intorno alla Casa Rossa occupata ha animato un’assemblea, dove circa 200 persone hanno condiviso la necessità di trasformare «il dolore in rabbia, e la rabbia in energia creativa». Decine di simpatizzanti e realtà del territorio hanno deciso di dare vita al nuovo percorso Resistenza Apuana, «un progetto concreto e dall’ampio orizzonte che vuole coniugare giustizia sociale e giustizia climatica, che respinge la deriva autoritaria e fascista delle destre, che rifiuta il regime di guerra e che agirà per una trasformazione ecologica dell’esistente».
La Casa Rossa è conosciuta per essere sempre stata in prima linea contro l’estrattivismo del marmo nelle Alpi Apuane, oltre che per essere il luogo di nascita del percorso Athamanta, che ha portato molte e molti a conoscere il delicato ecosistema dei monti liguri-toscani con campeggi, cortei, proteste nelle cave e assemblee in alta quota durante il festival “Carsica”. Ma la Casa è stata anche la culla di una molteplicità di percorsi politici costruiti dal basso, come nelle lotte contro l’overturism e la speculazione immobiliare in Versilia, o nella costruzione della Scuola contadina, che ha visto centinaia di persone imparare i mestieri legati alla lavorazione della terra.
Nel comune di Montignoso, per 17 edizioni consecutive, la Casa ha anche dato vita ogni estate alla Festa Antifascista, un appuntamento di approfondimento culturale e politico, ma anche di commemorazione delle lotte partigiane di cui le Apuane sono state il teatro. Proprio l’ultima edizione era dedicata all’analisi del cosiddetto DDL Sicurezza e del clima di guerra e repressione che stiamo vivendo.
Nonostante il dolore per la chiusura di un lungo ciclo che ha dato vita a importanti momenti di lotta, ora si apre un nuovo percorso di resistenza per il tessuto sociale apuano, un nuovo sentiero verso altre convergenze e futuri possibili.
Tutte le foto sono della pagina facebook della Casa Rossa Occupata
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