ROMA

Contropropaganda nella rete

Media di movimento, antifascismo, controinformazione: che senso hanno queste parole nello scenario attuale dominato dall’emergenza delle neo-destre? Ne discutiamo in una conferenza presso Esc Atelier

Da sempre movimenti e lotte politiche si confrontano con le continue e spesso rapide evoluzioni dei mezzi di comunicazione. La comunicazione stessa, anzi, è già di per sé una forma di politica: lo abbiamo visto con l’esplosione delle radio libere negli anni ‘70 così come nella vicenda del media center di Genova 2001 (da cui Radio Gap raccontò, in diretta, l’irruzione delle forze dell’ordine nella notte della “più grande sospensione dei diritti democratici in Europa dopo la seconda guerra mondiale”).

Lo vediamo ancora oggi fra lotta alle cosiddette “fake news”, sollevazioni e rivolte che nascono anche grazie allo scambio di informazioni sui social, proteste simboliche e mediatiche messe in campo da movimenti ecologisti come Extinction Rebellion o Fridays for Future…


Sullo stesso terreno, però, si muovono con grande agilità anche la propaganda nazionalista, il razzismo e il maschilismo più beceri e violenti. Noto è il legame fra lo sviluppo dell’alt-right statunitense con la piattaforma virtuale di 4chan, così come nel contesto del nostro paese i morsi della “Bestia” salviniana ancora si fanno sentire… Discorsi d’odio, propaganda e contro-propaganda, meme e fact checking non sono solo elementi del dibattito virtuale, ma veri e propri campi di battaglia che hanno ripercussioni sulla vita quotidiana delle minoranze e più in generale di tutto il corpo sociale.


Come dovrebbe agire un’informazione di sinistra in questo contesto? Cosa “può” un media di movimento di fronte alle narrazioni che l’estrema destra mette in campo? Vogliamo dare risposta a queste domande in un dibattito ampio e condiviso, che si dal nostro paese allarghi lo sguardo sul panorama europeo.

Domenica 7 novembre alle ore 15 presso Esc Atelier ne parleremo con:


redazione DINAMOpress
Rosa Luxemburg Foundation (Germania)
Krytyka Politiczna (Polonia)
Vitalie Sprinceana (Platzforma, Moldavia)
El Salto Diario (Spagna)


Communication itself, indeed, is already a form of politics: we have witnessed this with the spread of free radios in the ‘70s, with the Genoa media center in 2001 (from where Radio Gap covered, live, the raid of the police on the night of the “most serious violation of democratic rights in Europe after the Second World War”). We witness this today, with the fight against so-called “fake news”, with the uprisings and revolts organized thanks to the exchange of information on social networks, symbolic and media protests put in place by ecological movements such as Extinction Rebellion or Fridays for Future… On the same ground, however, nationalist propaganda, racism and violent sexism also thrive.

The link between the U.S. alt-right and the virtual platform of 4chan is well known, and, in our country, the spread of a similar rhetoric by left-wing leader Matteo Salvini… Hate speech, propaganda and counter-propaganda, memes and fact checking are not only elements of the virtual debate, but real battlefields that have repercussions on the daily lives of minorities and more generally of the whole social body.


How should left-wing information behave in this context? What “can” movement media do to counter the narratives of the extreme right? We will attempt to answer these questions in a broad and shared debate, starting from our country but also looking at the European scene. Sunday, November 7 at 15 at Esc Atelier we will talk about these issues with:


DINAMOpress editorial staff
Rosa Luxemburg Foundation (Germany)
Krytyka Politiczna (Poland)
Vitalie Sprinceana (Platzforma, Moldova)
El Salto Diario (Spain)