ROMA
La nuova stagione teatrale del ContraBBando
Si apre la nuova stagione del Contrabbando al Nuovo Cinema Palazzo, uno spazio per la produzione artistica autonoma che rifiuta i ruoli imposti e gerarchie artistiche prestabilite. Anche questo anno verrà raccontato sulle pagine di DinamoPress
Il ContraBBando è lo strumento politico culturale nato dall’esigenza di affermare capacità politica collettiva nello sperimentare dal basso forme d’espressione artistica indipendente nell’elaborazione, nella costruzione e nell’autogestione degli spazi. Rifiuta la logica di monetizzazione che guida la stesura dei bandi, i cui criteri producono competizione, concorrenza ed esclusione.
La produzione teatrale del ContraBBando si basa su un modello di produzione artistica autonomo e di condivisione dei mezzi, rifiuta la gerarchia dei ruoli imposti (artista, tecnico, spettatore) e predilige lo strumento assembleare in luogo di un direttore artistico. Si pone fuori dal mercato capitalistico e si presenta come elaborazione condivisa di obiettivi e pratiche che mirano all’ affermazione di nuove istituzioni del comune capaci di agire e determinare desideri collettivi.
La liberazione del Nuovo Cinema Palazzo ha permesso di rivendicare la destinazione d’uso del bene e creare un laboratorio politico e culturale che dopo otto anni continua a resistere e difendere un bene comune urbano, che si arricchisce grazie agli artisti e agli attivisti che lo attraversano e continua la sua battaglia culturale attraverso forme di autogestione e autofinanziamento.
Ringraziamo tutti i collettivi e i singoli artisti che hanno partecipato alla call di quest’anno. Le tante proposte arrivate e la loro complessità e qualità ci fanno capire quanto sia forte la spinta di far emergere un altro modo di far teatro, e ci sostengono nella battaglia che portiamo avanti ogni giorno: nella riappropriazione dei tempi, nella condivisione dei mezzi di produzione e cura dello spazio, nella scena di un teatro liberato e accessibile a tutte e tutti, che continui ad interrogarsi sul presente, che ponga delle domande, che accresca l’immaginario. Un’arte che si ponga fuori dall’omologazione, dalla mercificazione e dall’individualismo, che rivendichi la funzione sociale e l’ autonomia della produzione artistica in tutte le sue fasi.
Quest’anno ripercorreremo la storia di Vladimir Majakovskij alla ricerca di un futuro più umano (The Ghepards), vivremo l’immaginario del mondo femminile e delle questioni irrisolte della scrittrice Irène Némirovsky (Gruppo Tapodes), ci interrogheremo su cosa voglia dire vivere la normalità e il rapporto con le istituzioni sociali in una commedia nera -che si evolve in più generi- di Nicky Silver (Collettivo Fat men). Le sperimentazioni riguarderanno anche l’aspetto sonoro, dove la musica interagirà con la scena: Progetto Ulisse è il tentativo di metter in scena un’ opera rap teatrale dove il viaggio del protagonista verso la giustizia lo porterà ad avere una coscienza e identità; la musica accompagnerà la rappresentazione del migrante come condizione archetipa dell’individuo con il Teatro dei Servi Disobbedienti; mentre attraverso immagini oniriche sul palco e la sonorizzazione di due corti della regista Maya Deren, indagheremo il suo immaginario dei corpi in movimento e della moltiplicazione del Sé (Teatro Zemrude).
Così come la bella esperienza dello scorso anno, continueremo a raccontare l’eterogeneità del ContraBBando sulle pagine di DinamoPress, insieme alle diverse residenze teatrali che si succederanno fino al prossimo Settembre.
More info:
https://www.nuovocinemapalazzo.it/2019/01/20/contrabbando_calendario/