ROMA
Commozione e politica in marcia per Jojo
Il grande abbraccio collettivo all’interno dell’ampio cortile del centro sociale Ex Snia segna la conclusione del corteo in ricordo di Josef Yemane Tewelde. Il coro che accompagna l’abbraccio è la puntuale sintesi della traiettoria politica di Jojo: «contro ogni frontiera / creiamo ponti / con Jojo sindaco sempre con noi»
L’evento è iniziato nel primo pomeriggio a Santa Croce in Gerusalemme, luogo di ritrovo dellз compagnз, familiari e amicз che hanno attraversato le strade assolate di Roma per ricordare l’attivista scomparso improvvisamente. Il corteo è stato scandito dalle numerose testimonianze delle persone che hanno condiviso con Jojo grandi e piccoli percorsi, esperienze, lotte. Ha lambito alcuni dei luoghi della città a lui cari. La sosta davanti alla vecchia sede del centro sociale Scup, poco dopo la partenza del corteo, è stata uno dei momenti più intensi della giornata. Più voci hanno raccontato la densità e la determinazione del suo impegno politico, l’ampio sorriso e gli occhi accoglienti.
Lungo le vie dei quartieri San Giovanni e Pigneto lз amicз e lз compagnз delle occupazioni a scopo abitativo e di radio Sonar, i centri sociali e lз attivistз per i diritti di cittadinanza hanno dato forma a un corteo partecipato e molteplice. La condivisione del dolore è stata una delle cifre del pomeriggio, alternata a emozioni dal registro diverso. In moltз hanno ricordato, con orgoglio, la propria esperienza accanto a Jojo; alcunз hanno richiamato la sua acuta ironia e il suo talento al microfono; altrз si sono soffermati sui temi salienti della sua traiettoria politica.
Il contrasto alle politiche di razzializzazione è stato uno dei punti focali del suo impegno, insieme alle mobilitazioni per il diritto all’abitare. Jojo è stato tra lз protagonistз di molteplici iniziative politiche, culturali, solidali, anche di rilievo nazionale, come la nota vicenda della candidatura a Sindacə di Roma, sviluppata – come di consueto – con abilità e autoironia. A. ha raccontato quanto, dal punto di vista delle politiche della cittadinanza, per Jojo fosse indispensabile puntare in alto, rifiutare ogni prospettiva di basso calibro e immaginare una trasformazione radicale di questo istituto. In moltз hanno ricordato il suo impegno di lungo corso contro i centri di permanenza per il rimpatrio e la sua partecipazione alla rete romana di recente costituzione.
Dopo il corteo, nel cortile del centro sociale ex-Snia sono proseguiti gli interventi nel ricordo di Jojo. Y. ha ripercorso le tappe fondamentali della sua vita politica. Fa da sfondo un’irriducibile «Roma meticcia», che non è soltanto una suggestione o un desiderio: è l’insieme degli spazi, delle persone e degli affetti che Jojo ha intrecciato – con cura, tenacia e grazia – lungo più decenni. In continuità con questa postura, la rete Black lives matter Roma (costituita da attivistз impegnatз contro le politiche di razzializzazione) è stata, negli ultimi anni, tra le esperienze politiche alle quali Jojo ha dedicato più energie, con l’organizzazione di partecipati momenti di piazza e la costante presenza nel dibattito pubblico.
Il corteo è stato costruito in maniera autorganizzata, grazie al generoso impegno della famiglia, degli amicз e dei compagnз. Hanno camminato insieme, fianco a fianco, mondi tra loro vicini e lontani. Jojo è stato un artista nel mettere in connessione persone e posizioni tra loro diverse. Aveva una passione per la pluralità, le differenze, il molteplice: la composizione del corteo è specchio di questa tendenza. Sempre Y. ha ricordato che Jojo, nella sua parabola politica, ha testimoniato quanto «le lotte non si fanno chiedendo il permesso» e che è indispensabile impegnarsi con «forza, rabbia, amore». Ieri, lungo le vie di Roma, si è respirata un’intensa miscela di questi tre elementi: è facile pensare che a Jojo questo corteo sarebbe piaciuto.
Foto in copertina dal corteo in ricordo di Yoyo, Roma 16 marzo 2024