ROMA
Clap and go 2022. A Roma il festival del lavoro vivo
Questo fine settimana al Casale Garibaldi si parla di lavoro. Le camere autonome e precarie hanno organizzato un festival per discutere i problemi di lavoratrici e lavoratori, insieme ai movimenti sociali, un momento di convergenza per far fronte alle crisi che viviamo
A leggere le dichiarazioni di Confindustria o di buona parte della politica, con la stampa che le esalta, pare che l’Italia sia il Paese del Bengodi. Del salario minimo non c’è bisogno, tanto è solida ed estesa la contrattazione collettiva; il Reddito di Cittadinanza è così elevato che le imprese non trovano manodopera; lo Smart Working è un modo raffinato per descrivere l’assenteismo.
Riaffiora così quel leitmotiv che, da John Maynard Keynes in poi, sembrava essere stato smentito una volta per tutte: la povertà e la disoccupazione sono una scelta; come tale, sono segni inconfondibili di immoralità.
I numeri, invece, raccontano un’altra verità: l’unica occupazione che cresce è quella a tempo determinato; il part time involontario sta diventando la regola; i salari italici, dalla sanità alla ristorazione, sono i più bassi d’Europa; nei servizi a basso valore aggiunto, le paghe da fame fanno rima con lavoro nero o grigio (una parte dei soldi in busta, una fuori busta); nelle campagne, i migranti schiattano di fatica; aumenta la povertà, assoluta e relativa, mentre crescono i compensi dei manager; l’economia criminale, in una parte significativa del paese, sostituisce il welfare e contiene in modo nefasto il disastro occupazionale. Il PNRR poteva essere un’occasione per voltare pagina, ma dall’insediamento del Governo Draghi il dibattito in merito è stato occultato. Il Governo dei tecnici, o dei “migliori”, ha sottratto 209 miliardi alla discussione politica, alla contesa e al conflitto sociale.
Nello stordimento di una cronica crisi politica, con Governi che avanzano spediti senza Parlamenti nelle decisioni che contano, ma che non durano più di due anni, colpisce la paralisi dei movimenti sociali.
Pandemia e guerra, tra distanziamento, normalizzazione della morte, inflazione e razionamenti, deprimono e frammentano. È un problema italiano, è un problema anche europeo – salvo l’eccezione francese. E la guerra non è finita, non finirà presto, l’incertezza radicale da essa imposta paralizza, appunto.
Siamo però convinti che c’è un problema in più. Se la «questione sociale» non si trasforma in marea, se le lotte non si incrociano, il blocco non si supera, la platea degli sconfitti aumenta, e alimenta la ricerca di un vendicatore, che fa sempre rima con razzismo. Il compito del sindacalismo sociale è dunque questo. Salario minimo; estensione e rafforzamento del Reddito di Cittadinanza; risorse per la sanità, la scuola, la ricerca; pace e ‘no’ all’economia di guerra; lotta senza tregua al patriarcato e alla violenza di genere; giustizia climatica e ambientale; ma ancora: pluralismo e autonomia sindacale; uso antagonista delle innovazioni del lavoro, Smart Working in testa: questi gli obiettivi – tutti irrinunciabili – di una convergenza, tra sindacati e movimenti sociali, non più rinviabile.
Di tutto ciò, per dare il nostro contributo nei mesi prossimi che si annunciano drammatici, vogliamo discutere all’interno di CLAP and GO! Il festival del lavoro vivo. 7, 8, 9 ottobre, presso il Casale Garibaldi, tre giorni di dibattiti, ma anche di cultura e socialità.
Programma completo
Venerdì 7 ottobre
17.00:
1) Precari dello spettacolo, della cultura, del turismo: quale organizzazione, quali lotte comuni? – Workshop
2) Smart Working: una nuova cultura del lavoro e dei diritti – Workshop
19.00: Cambia il lavoro, cambia il welfare, cambia la città: quali politiche pubbliche locali all’altezza del cambiamento? Talk con Marta Bonafoni e Piero De Chiara
20.00 Cena a cura de Lorto Ristorante – Gastronomia contadina
21.00 BARTOLINI/BARONIORedReading #11 SE MANCHI TU di padri e figli, del lavoro e della vitadai libri: Amianto e 108 metri di Alberto Prunetti (ed. Alegre e ed. Laterza) di e con Tamara Bartolini, Michele Baronio
Sabato 8 ottobre
15.30: Fuori dal ghetto, costruire contropotere sindacale Cancellare il Jobs Act, estendere il reddito, conquistare salari degni e giustizia climatica: un programma minimo per le lotte a venireAssemblea promossa dalle CLAP, ADL Cobas, SIAL Cobas*
19:00 5 parole contro il presente: lavoro, welfare, formazione, autodeterminazione, democraziaLe Camere del Lavoro Autonomo e Precario interrogano le forze politiche di opposizioneTalk con Nunzia Catalfo, Eleonora Forenza, Elisabetta Piccolotti
20.00 Cena a cura de Lorto Ristorante – Gastronomia contadina*
22.00: Selezioni musicali a cura di Michele Luches, conduttore di Mind the Gap su Radio Città Aperta
Domenica 9 ottobreù
9.00: STRAmercato! Produzioni alimentari, artigianali e artistiche del mondo possibile
10.00: Fare sindacato sociale: come dare forza alle CLAP? Assemblea delle iscritte e degli iscritti
dalle 10 alle 13: Spazio giochi per bimbe e bimbi a cura di Cemea del Mezzogiorno
13.30: grigliata sociale per tutti i gusti
16.00: Presentazione di Abitare stanca. La casa: un racconto politico (ed. Effequ) di Sarah Gainsforth. Ne discutono con l’autrice: Michela Cicculli, Margherita Grazioli, Rossella Marchini
Tutti gli eventi si svolgeranno presso il Casale Garibaldi, via Romolo Balzani 87 – Casilino 23
Immagine di copertina da pagina Fb CLAP