ROMA

Centocelle, attacco incendiario contro la libreria “La pecora elettrica”

Se la natura dell’incendio è certamente dolosa, sul movente non ci sono ancora certezze, «nessuna minaccia né avvisaglia aveva lasciato presagire un attacco del genere», dice Danilo, uno dei gestori della libreria

Nella notte tra il 24 e il 25 aprile, è stata data alle fiamme la libreria/caffetteria “La Pecora Elettrica” nel quartiere romano di Centocelle. Secondo le prime ricostruzioni, un ordigno è stato posto all’entrata del locale generando un incendio. Come si legge dal profilo Facebook della libreria: «La Pecora Elettrica ha subito ingenti danni e al nostro arrivo la soglia in marmo era distrutta, le serrande divelte e all’interno del locale una squadra di Vigili del Fuoco stava estinguendo le fiamme che hanno devastato gli spazi e bruciato i nostri preziosi libri». Se la natura dell’incendio è certamente dolosa, sul movente non ci sono ancora certezze, «nessuna minaccia né avvisaglia aveva lasciato presagire un attacco del genere», dice Danilo, uno dei gestori della libreria.

Non si esclude il movente politico, «sicuramente lo sono gli effetti che si volevano produrre». La Pecora Elettrica è un luogo di incontro e di diffusione di cultura in un quartiere dove i processi di gentrificazione si fanno sempre più spinti, mentre proliferano sale slot, casinò e compro oro. Una settimana fa, nei suoi locali si è svolta una performance teatrale dedicata alle donne protagoniste della lotta partigiana e antifascista. Ma se il tentativo era quello di chiudere l’attività della Pecora Elettrica al momento si è ottenuto il risultato opposto: da ieri infatti si moltiplicano le manifestazioni di vicinanza e solidarietà dai frequentatori e dalle reti sociali sviluppate negli anni di attività, dal quartiere, dal mondo della politica e della cultura.

Oggi alle 18 l’appuntamento è per un aperitivo davanti alla Pecora Elettrica, una prima iniziativa per non disperdere la grande energia che la solidarietà ha saputo mettere in circolo. Già da domani partirà il Crowdfunding per la ricostruzione dello spazio e la riapertura delle attività. Nel frattempo c’è tutta l’intenzione, e le condizioni, perché la programmazione non si fermi ma proceda e si diffonda nel quartiere.