Cariche nell’hotspot di Lampedusa: breve storia di uno strumento di repressione
L’8 marzo una delle persone detenute nell’hotspot di Lampedusa ha ingoiato alcune lamette come forma di protesta per le condizioni in cui versa la struttura e per il fatto stesso di essere trattenuto. A seguito del mancato soccorso da parte delle autorità e nonostante le richieste provenienti dai suoi compagni, alcuni di questi hanno dato fuoco ad una parte della struttura
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