EUROPA
Blockupy lancia tre giorni di lotta a Berlino
Il comunicato delle tre giornate di settembre: andiamo all’attacco, blocchiamo il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali in opposizione alle politiche di impoverimento e di austerità, contro le divisioni sociali interne e le frontiere esterne.
Questo settembre Blockupy parteciperà al weekend di azioni contro il razzismo. Il nostro bersaglio non è solo bersaglio l’AfD (Alternativa per la Germania). I confini della Fortezza Europa, i confini all’interno dell’Europa e il confine tra alto e basso sono tutti parte di una normalità che umilia e uccide le persone ogni giorno, e che è mantenuta in piedi con il dogma del TINA (non c’è alternativa). Insieme a molti altri, contrasteremo e segnaleremo questi confini – per essere finalmente in grado di abbatterli un giorno. Vogliamo dare un esempio: la lotta contro l’AFD e il generale spostamento verso destra deve anche essere una lotta per i diritti sociali, la democrazia e un’Europa profondamente diversa.
Mentre migliaia di rifugiati stanno affogando nel Mar Mediterraneo, un nuovo blocco di destra si sta affermando in Europa. In Germania, l’AfD è diventata la spina dorsale organizzativa di questo blocco. Utilizza le promesse non mantenute di felicità e di libertà nel neoliberismo per difendere i privilegi di una Germania bianca con un cocktail tossico di razzismo dichiarato, una critica socialsciovinista del sistema e un anti-femminismo reazionario. L’impoverimento diffuso e la precarietà, che sono il risultato di anni di austerità forzata, sono il terreno di coltura di questo spostamento a destra. Per questo motivo, non è sufficiente contrastare la destra. Il razzismo e il nazionalismo sono fenomeni non marginali; si estendono fino dentro la politica e la società.
Il successo della AfD si basa su un razzismo quotidiano radicato nella società odierna e sul razzismo istituzionalizzato – visibile nel pacchetto d’asilo II, nell’accordo Merkel-Erdogan, nelle scuole, nelle università e nei dipartimenti governativi. Tutto ciò è chiaramente dimostrato dalla pianificata legge sull’integrazione: i migranti interni europei hanno i requisiti per beneficiare dei sussidi sociali solo dopo aver lavorato in Germania per cinque anni e 100.000 rifugiati devono essere collocati in lavori da 80 centesimi. In questo modo, la concorrenza nel settore a basso salario sarà aggravata e caricata razzialmente. Pertanto, non è solo l’AfD, ma il razzismo di tutti i giorni e quello istituzionale che noi dobbiamo contrastare. Per fare questo, le politiche estere razziste e divisorie, quelle sociali e del lavoro dei partiti dominanti sono il giusto punto di attacco.
Lo sfruttamento dei rifugiati è usato per stringere la pressione su salariati in generale. La competizione spinta per i sussidi viene utilizzata per minare il salario minimo e rafforzare la concorrenza sul mercato del lavoro. Allo stesso tempo, le leggi Hartz IV saranno ancora più ristrette nelle prossime settimane. Le spese di riscaldamento sono ridotte, le diarie sono limitate. Qui il razzismo istituzionale e la continuazione dell’Agenda liberale del 2010 vanno di pari passo – e questo non riguarda solo la situazione in Germania. Berlino è il centro delle politiche di austerità europee di precarizzazione e di redistribuzione ai ricchi, l’esportatore dell’Agenda 2010. La devastazione sociale dell’Europa meridionale e la Loi Travail in Francia hanno i loro precursori nell’Agenda 2010. La mancanza di posti di lavoro pagati, il declino dei salari reali, la mancanza di alloggi a prezzi accessibili, la prospettiva di pensioni di povertà, la disoccupazione giovanile, il lavoro precario – tutto questo ci riguarda tutti in un modo o nell’altro. Le politiche di austerità mirano alla creazione di frontiere interne, alla sistematica revoca di diritti e all’esclusione di tanti. Combattere l’estrema destra quindi vuol dire schierarsi in solidarietà con tutti e contrastare i confini tra ricchi e poveri, tra alto e basso, tra interno ed esterno. La lotta per la giustizia sociale e quella contro il razzismo vanno di pari passo. Un obiettivo comune per queste proteste è il Ministero del Lavoro.
E ‘giunto il momento di rendere visibile il “blocco di solidarietà” al centro del capitalismo europeo e di passare all’offensiva! Mettiamo in questione la presunta mancanza di alternative al modello neoliberista – prima che “soluzioni” nazionali nelle leggi, nei parlamenti e nelle strade prendano il sopravvento. Insieme dobbiamo unire le nostre lotte contro il regime europeo della crisi e dei confini, che ha prodotto tanta povertà e rifiuto, insicurezza e paura in tutta Europa. Le divisioni in Europa corrono fra periferia e centro, tra alto e basso – e corrono attraverso il cuore del regime di crisi e dei confini. Insieme a molti altri, possiamo indicare questi confini, contrassegnarli, abbatterli.
Accettiamo l’invito della coalizione “Opponiamoci al razzismo” e partecipiamo al fine settimana nazionale di azione contro la destra a Berlino. Lavoriamo insieme la mattina del 2 settembre, per un segnale forte al Ministero del Lavoro. Dopo che, incontriamoci presso i luoghi delle frontiere interne ed esterne per segnalarli. Il 3 settembre, aggiungiamo un altro segnale forte – contro le frontiere, contro l’affermazione della destra, e contro le politiche che la rendono socialmente accettabile in tutta Europa.
Uniamoci per sviluppare ulteriormente il nostro contro-progetto di solidarietà. Rendiamo il fine settimana antirazzista un ulteriore passo in un ciclo combattivo fino all’autunno 2017. Cominciamo con un vertice europeo in primavera 2017 a Berlino e continuiamo con una forte campagna contro la riunione del G20 in estate ad Amburgo per rendere le politiche tedesche una questione transnazionale. Inviamo un segnale forte di solidarietà contro il razzismo, l’austerità e il capitalismo!
Torniamo all’opera: fuori dall’austerità – fuori dalla Fortezza Europa – fuori dal capitalismo per un fine settimana di azione contro il razzismo a Berlino, dal 2 al 4 settembre 2016
• 2 settembre – Blocco del Ministero federale del Lavoro e degli Affari Sociali al mattino; azioni decentrate nel pomeriggio
• 3 settembre – Blocco aperto alla grande manifestazione contro il razzismo
• 4 settembre – Incontro di “Welcome 2 Stay”
Tratto da Blockupy.org