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Assalti Frontali e Muro del Canto. Il lago che combatte

Questa canzone è un evento speciale dedicato al lago della Snia […] , il primo lago naturale di Roma, l’unico di acqua risorgiva, un lago nato lì dove c’era la fabbrica della Viscosa, in mezzo ai palazzi di via Prenestina e via Portonaccio, dove i costruttori venti anni fa truccarono le carte, cambiando la destinazione dell’area da non edificabile a edificabile e cercando di realizzare un grande centro commerciale.

Ma questa volta i palazzinari di Roma hanno trovato una resistenza inaspettata, la natura si è ribellata, durante gli scavi, quando già erano pronti tre piani sotto il livello della terra e tre piani sopra ecco che le ruspe colpiscono la falda di un fiume sotterraneo, un fiume che porta l’acqua bulicante, famosa a Roma, che dopo una lunga battaglia contro le ruspe riesce a formare un lago di 10.000 metri quadrati con la nascita di migliaia di piante creando un nuovo ecosistema con la presenza di uccelli e animali dell’acqua che diventano il nuovo polmone di una zona ad alta densità di popolazione e altissimo tasso di inquinamento. Tutti gli abitanti dei quartieri intorno alla zona hanno amato subito il lago e ne hanno fatto una battaglia per farlo vivere e diventare pubblico: “Parco subito, lago per tutti e cemento per nessuno!” risuona per le strade ormai da dieci anni.

Il 14 agosto scade il termine dell’esproprio per realizzare il parco desiderato. Ora il sindaco di Roma Marino deve decidere cosa fare: dare il lago alla città, facendo vincere la Roma viva, naturale e meticcia, la Roma del futuro o ucciderlo per fare posto a 4 grattacieli come vuole il costruttore proprietario della zona.

E’ una storia bellissima di resistenza e nuovo ecosistema. Questo lago dobbiamo aiutarlo a vincere perché vogliono rubarcelo, e abbiamo poco tempo. Venerdì 25 luglio Assalti Frontali e Il Muro del Canto saranno in concerto al Parco delle Energie all’Ex Snia Viscosa per un concerto al festival Eclettica e lì “Il lago che combatte” sarà cantata per la prima volta dal vivo.

Guarda il videoclip

Il lago che combatte

Palazzinaro amaro sei un palazzinaro baro

per tutto il male fatto a Roma adesso paghi caro

al funerale del tuo centro commerciale

è bellissimo vedere il nostro lago naturale

scava scava scava scava nella notte brava

hai trovato l’acqua bulicante e 10.000 piante

l’acqua con le bollicine che non ha mai fine

scorre sotto le colline come queste rime

scava scava scava scava e non se l’aspettava

un lago na-tu-ra-le d’acqua mi-ne-ra-le

un miracolo… nella metropoli meravigliosa

lì c’era una fabbrica di finta seta, la Viscosa

c’era il capitalismo, un’area gigantesca

ci lavoravano le madri, i padri e a ogni scolaresca

ognuno che pensava: “Morte tua vita mia!”

poi ha fallito, hanno tramato ed è arrivato il lago della Snia

e a me viene da piangere per tutte le magagne

per questo lago che non ha intorno le montagne

non è il Turano o il lago di Bolsena

ha intorno centomila macchine e ognuna dentro ha il suo problema

In mezzo ai mostri de cemento st’acqua mò riflette er cielo

È la natura che combatte, e sto quartiere è meno nero

In mezzo ai mostri de cemento il lago è ‘n sogno che s’avvera

È la natura che resiste, stanotte Roma è meno nera

bella toripgna, bella tor-pigna-ttara

borgata dove il razzista ha la sua bara

amiamo anche prenestino labicano

se sei con noi adesso alza la tua mano

qui l’aria è più dolce da quando è nato il lago

è non è spuntato dal cappello di un mago

è il nostro lago, uscito da sottoterra

e s’è alzata una guerra nella zona della Marannella

dietro il cancello chiuso c’era un abuso

avervano cambiato la destinazione d’uso

scava scava scava nella notte calda

prendono la falda e in alto la mia banda!

Tutto il quartiere va al cancello per aprire un varco:

“Basta con il cancro! Noi vogliamo il parco!”

“Aprite quest’ingresso sta nascendo un lago!”

Ma il costruttore zitto, lui faceva il vago

succhiava con l’idrovora, succhiava l’acqua

e la buttava nelle fogne andasse tutto in vacca

poi è arrivato un acquazzone e non è un segreto

s’è rotto il collettore e s’è riempito di merda il pigneto

da allora il lago ha vinto, si è stabilizzato

ed è il lago è di tutti, non è un lago privato

ha invaso il cemento armato e ci ha chiesto aiuto

noi lo abbiamo immaginato, amato e conosciuto

In mezzo ai mostri de cemento st’acqua mò riflette er cielo

È la natura che combatte, e sto quartiere è meno nero

In mezzo ai mostri de cemento il lago è ‘n sogno che s’avvera

È la natura che resiste, stanotte Roma è meno nera

E da tutte le finestre di largo preneste

hanno visto questa scena sotto il cielo celeste

l’acqua che esce e rigenera l’umanità

e il sindaco che fa? qui c’è la felicità!

di superficie: 10.000 metri quadri

ma attenti! sono tornati i ladri! gli stessi dei padri

dei nonni, quelli che cambiano i panni

e vogliono rubarci il lago da più di dieci anni

“Esproprio! Esproprio!” per il nostro polmone

E qui ci siamo tutti “Daje casalbertone!”

noi abbiamo questo passo, lottiamo dal basso

e quale bando? qui ognuno da la vita senza niente in cambio

tutti alla riva dell’acqua sorgiva

che sale in superficie e fa Roma più bella e viva

l’underground ci da buoni amici

la natura si ribella e a noi ci fa felici

c’è il cormorano con noi, c’è il martin pescatore

sta proprio dietro la stazione e porta maggiore

e piano, piano è nato già un nuovo ecosistema

c’è un bambino che nell’acqua va in canoa e rema

In mezzo ai mostri de cemento st’acqua mò riflette er cielo

È la natura che combatte, e sto quartiere è meno nero

In mezzo ai mostri de cemento il lago è ‘n sogno che s’avvera

È la natura che resiste, stanotte Roma è meno nera