ROMA
A Roma è tempo di Climate Camp
Una nuova rete ecologista in città propone un camp sulla scia delle esperienze europee, nei giorni del G20, per agire per il clima prima che sia troppo tardi
All’interno della cornice delle mobilitazioni contro il G20, a Roma si terrà un Climate Camp, dal 28 di ottobre al 1 novembre presso Acrobax, a via della Vasca Navale.
I Climate Camp hanno una lunga tradizione in Europa, e varie esperienze sono già state fatte anche in Italia, a partire da quello a Venezia nel Settembre 2019. Sono pensati come spazi di condivisione di esperienze e pratiche, di costruzione di mobilitazioni e di azioni dirette contro i responsabili del cambiamento climatico. Sono inoltre spazi dove far vivere pienamente l’intersezionalità delle lotte ed esempi concreti di sostenibilità ed ecologia.
L’idea di questo camp nasce durante una serie di incontri avvenuti prima e post pausa estiva, in cui i vari pezzi dell’attivismo ecologista romano hanno sentito la necessità di una proposta più incisiva e comune in città, in merito al tema dei cambiamenti climatici.
Si è così costituita la Rete Ecosistemica che ha cercato di fare i suoi primi passi, riunendosi ogni settimana, partecipando alle mobilitazioni per la PreCop di Milano, e contribuendo alla riuscita della manifestazione del 9 ottobre davanti al MiTe.
Immaginare un Camp per il G20 è stata una diretta conseguenza di questo impegno comune. Il G20 romano si situa infatti giusto prima prima della Cop26 di Glasgow, un momento estremamente importante nella lotta globale contro i cambiamenti climatici. Infatti ogni 5 anni le Conferenze Onu sul Clima devono prendere accordi globali rilevanti, come fu per Parigi.
I due momenti (G20 romano e COP scozzese) sono così legati che vari media riportano che molti capi di stato si muoveranno direttamente da Roma a Glasgow, visto che la loro presenza al vertice Onu è prevista proprio nei primi giorni.
Diversi sono gli slogan che le organizzatrici del Climate Camp hanno proposto, tra questi «Da Roma a Glasgow, le vostre soluzioni sono il problema» per evidenziare una volta in più quanto tempo inutile si perda in soluzioni dannose per il clima, dal greenwashing operato dalle aziende fino al mercato dei crediti al carbonio che verrà rinegoziato nella città scozzese.
Il rischio che Glasgow si chiuda con un fallimento è sotto gli occhi di tutte e tutti, proprio per questo è necessario alzare la protesta fin da ora.
I vari workshop che verranno proposti all’interno del camp viaggiano sull’intersezione tra la necessità di una riflessione globale sulla crisi climatica, con i suoi risvolti sociali ed ambientali, e l’importanza di cogliere la connessione con le lotte territoriali ecologiste. Venerdì alle 17 per esempio vi sarà un workshop a tema “Lavoro, Transizione Ecologica e PNRR” mentre domenica un altro a tema “Città estrattiviste e resistenze locali” nella quale sarà partecipe anche la rete Fuori dal Fossile.
Ci saranno spazi per parlare di antispecismo, per discutere di ecofemminismo, e per riflettere sul tema della giustizia climatica così come momenti di formazione comune alla azione diretta nonviolenta. Il programma completo è disponibile nell’evento facebook dell’iniziativa.
Il camp ovviamente parteciperà con convinzione alla manifestazione di sabato pomeriggio, anche se si è ancora in attesa di conferma del luogo di partenza da parte della questura di Roma.
In copertina, il climate camp di Kingsnorth in Inghilterra (foto da Flickr).