ROMA
Quindici anni senza Renato: Renoize si fa in tre
Nel quindicesimo anniversario della tragica morte di Renato Biagetti, il giovane tecnico del suono e militante di sinistra accoltellato da due neo-fascisti nel 2006, il festival dedicato alla sua memoria, Renoize, si moltiplica e allarga: sono ben tre le giornate di musica, parole ed emozioni previste al romano Parco Schuster. Inoltre, già questa sera, nella data del suo assassinio, un primo ricordo si terrà a Focene, sul litorale romano
Musica, parole e tanta emozione: in attesa dell’edizione 2021 di Renoize, il festival dedicato alla memoria di Renato Biagetti, si terrà questa sera sul litorale romano un ricordo del giovane antifascista ucciso nel 2006, proprio a Focene (frazione del comune di Fiumicino). «Sono quindici anni che Renato è stato ucciso da nove coltellate sferrate da due giovanissimi neofascisti di periferia al termine di una serata reggae», ricorda Cristiana del centro sociale capitolino Acrobax, da sempre impegnato nell’organizzazione della rassegna che, anche quest’anno, si terrà a Parco Schuster nel primo weekend di settembre.
«Tutti gli anni dopo la morte di Renato è stata organizzata a Parco Schuster una giornata dedicata a lui attraverso musica, parole, cultura indipendente», prosegue Cristiana: «Quest’anno invece abbiamo scelto, tutti e tutte insieme, di organizzare ben tre giorni di festival perché quindici anni sono un anniversario importante (in un anno di tanti differenti anniversari, compreso quello di Genova)».
Infatti quest’anno Renoize si svolgerà nelle giornate del 3, 4 e 5 settembre: «Il venerdì il Festival inizierà alle ore 16, mentre sabato e domenica si parte già la mattina alle 11 e si va avanti fino all’una di notte. Tutti i giorni sono scadenzati da laboratori, dibattiti e spettacoli teatrali nella prima parte e da concerti dopo il tramonto». Il programma, «ricco e intenso, a misura di bambini e bambine e più grandi», è consultabile sui canali social dell’organizzazione e sul blog ionondimentico.
«Invitiamo tutte e tutti ad assumersi la cura e la responsabilità di partecipare a un festival come questo, affatto scontato in un periodo di sindemia, però siamo sicuri che anche quest’anno ce la faremo», afferma Cristiana. D’altronde, già l’edizione 2020, per quanto più breve, si era tenuta nonostante l’aumento dei contagi.
Tanti e vari, ma sempre connessi tra loro, i temi che verranno affrontati durante la rassegne nel parco pubblico di Roma Sud: «Sabato mattina ci sarà la presentazione del libro I 300mila fiori di Genova, dedicato appunto al G8 di vent’anni fa, mentre domenica sarà il turno di Brigata Maddalena, volume in cui alcune compagne raccontano l’esperienza in Rojava che hanno praticato a fianco di altre internazionaliste e delle donne curde».
Ma andiamo con ordine. Al centro della giornata di venerdì 3 ci sarà la Gira Zapatista, il percorso che la comunità resistente del Chiapas ha intrapreso per portare in Europa il racconto della propria lotta all’estrattivismo, al sessismo, al colonialismo, allo sfruttamento, alla militarizzazione e al razzismo e che è attesa a Roma per la fine di settembre: «Un viaggio al contrario, non per colonizzarci, per invaderci, ma soprattutto per ascoltare e conoscere quelle che sono le realtà che in basso a sinistra lottano nel pieno dell’idra capitalista», illustra Cristiana.
Nonostante lo squadrone 421 dell’Ezln sia già arrivato in Europa il 22 giugno, la più ampia delegazione di zapatisti e zapatiste, insieme al consiglio indigeno, è bloccata a causa dei visti che non vengono concessi dalla Francia e a causa di alcune problematiche relative a vaccini. Cristiana è speranzosa che le cose si risolvano, ma ritiene anche che «in qualche modo gli zapatisti e le zapatiste sono già qui con noi». «Ci hanno portato a incontrarci di nuovo, a ritrovarci, a riavvicinarci, facendo parlare percorsi, compagni e compagne, lotte che troppo spesso non si incontrano. Questa è stata un’opportunità importantissima: i semi in qualche modo sono stati sparsi, speriamo di poterli raccogliere finalmente incontrandoli», conferma.
Sabato pomeriggio, invece, Renoize ospiterà l’assemblea romana lanciata dai lavoratori Gkn in vista della manifestazione nazionale del 18 settembre. «Lavoratori e lavoratrici dell’azienda di Campi Bisenzio saranno a Roma e interverranno dal palco di Renoize per invitare tutti e tutte a partecipare a una mobilitazione non più rinviabile, a difesa non solo di quel posto di lavoro, ma di tutti i posti di lavoro e di tutti i lavoratori che stanno vivendo sulla loro pelle la crisi dei licenziamenti».
Particolare attenzione, nel corso della tre giorni, sarà poi rivolta alla questione della disabilità, «un ambito di lotta che dobbiamo assolutamente prendere in considerazione» sottolinea ancora Cristiana: «Sicuramente come spazi sociali, come compagni e compagne di movimento, dobbiamo interrogarci maggiormente, rispetto quanto abbiamo fatto finora, per tutte quelle persone che hanno bisogni specifici e che troppo spesso sono abbandonate a loro stesse, insieme alle loro famiglie».
Per questo motivo, oltre al dibattito sul tema previsto per domenica pomeriggio, già dalla giornata di sabato saranno allestiti percorsi da attraversare con lo skate o con le carrozzine messe a disposizione da alcune associazioni. Si potranno dunque provare delle specifiche carrozzine per Wcmx e imparare, divertendosi, trick utili anche nella vita di tutti i giorni: «Avremo una campionessa italiana di questa disciplina di skate su sedia a rotelle, Ilaria Naef, che accompagnerà le persone che vorranno sperimentare con il loro corpo cosa significa attraversare una città come Roma in carrozzina, quindi tutte le difficoltà che queste persone incontrano e come le riescono a superare nonostante tutto», spiega Cristiana.
Per rendere il festival quanto più accessibile, tutti gli appuntamenti di domenica, inclusi i concerti, saranno accompagnati da interpreti Lis. «Quest’anno Renoize dunque, anche grazie alla fondazione Tetrabondi, vuole cercare di lavorare quanto più possibile sul tema dell’accessibilità».
Il Festival sarà inoltre trasmesso in streaming da LabTv e da Radio Onda Rossa e Radio Sonar, così da permettere anche a chi non si trova a Roma o è impossibilitato a partecipare fisicamente di seguire la diretta di tutti e tre i giorni.
Tutte le foto dalla pagina Facebook 15 Anni di Renato #ionondimentico