ROMA
Per una società laica e inclusiva. Foto dal Pride romano
A Roma, sabato, in migliaia hanno sfilato da piazza Vittorio a piazza della Repubblica per un Pride post-pandemico che, complice l’assenza di carri e presenze più istituzionali, è apparso come il più sentito e sincero da anni
Sabato 26 giugno, a Roma, si è svolto il Pride: una marcia potente, radicale e libera che ha visto emergere una importante componente giovanile, ma non solo. Dal collettivo studentesco Prisma alle Famiglie Arcobaleno, passando naturalmente per il movimento Non Una Di Meno e altre associazioni e gruppi queer roman*, tante sono state le adesioni e vivacissima la partecipazione.
La manifestazione ha sfilato in un corteo genuino, senza carri, multinazionali opportuniste e politici furbetti. Tante le istanze portante avanti: le migliaia di corpi colorati hanno sfilato per chiedere più diritti e più tutele, ma anche per ribadire la necessità di una legge contro l’omolesbobitransfobia, come quella presentata dal deputato Zan e oggetto, la scorsa settimana, di un pesante attacco da parte del Vaticano.