MONDO
Il Giappone in piazza contro il nuovo nazionalismo
Imponenti manifestazioni dalla fine dell’estate hanno attraverso il Giappone contro le modifiche costituzionali che permetterebbo al paese di combattere all’estero. Ne abbiamo parlato con l’attivista e giornalista Chie Matsumoto.
Il 30 di Agosto, decine di migliaia di persone, (120 mila second gli organizzatori), hanno protestato fuori dal parlamento giapponese contro la nuova legislazione che permetterebbe ai militari di combattere all’estero, questo accadrebbe per la prima volta dalla seconda guerra mondiale per le truppe nipponiche. Secondo la sua costituzione, al Giappone è impedito di usare la forza per risolvere i conflitti salvo nei casi di legittima difesa. Ma una reinterpretazione della legge consentirà ora un’ “autodifesa collettiva” – usando la forza per difendere gli alleati sotto attacco. I manifestanti giapponesi hanno protestato sotto la Dieta al grido di “Salviamo il Giappone da Abe”. Di seguito un’intervista a Chie Matsumoto, attivista anti-capitalista di Kamakura, città a 50 km da Tokyo. Giornalista per Asahio Evening News, International Herald Tribune/The Asahi Shimbun, corrispondente per la German Press Agency. Ha scritto per Al Jazeera. Divenuta indipendente nel 2009 ha fondato la Chie Matsumoto Media Link LLC. E’ospite regolare di diversi programmi televisivi e web in Giappone, ed è co-autrice di “Katsudoka Iccho Agari! Shakai ni Monoiu Hajimeno Ippo” “Forza attivisti! Il primo step per alzare la vostra voce”- 2011, e “Manga de Wakaru Burakku Kigyo” , “Impariamo sulle oscure corporations attraverso i Manga” – 2013.
Perché la nuova legge sull’esercito giapponese può essere considerata un cambiamento storico?
La normativa consente fondamentalmente all’esercito giapponese, che è una forza di autodifesa, di unirsi alla forza collettiva in tempo di guerra. Anche se limita la capacità delle Forze di Autodifesa, la SDF – Jieitai, a fornire supporto logistico alle forze alleate, permette al Giappone di unirsi alle forze offensive al di fuori del paese, che è incostituzionale, secondo gli esperti di costituzione del paese. Le forze in opposizione a questa normativa criticano inoltre che la SDF potrebbe incappare nelle dinamiche tipiche della guerra: diventare facilmente un bersaglio sul campo di battaglia, ed alla fine il Giappone si troverebbe anche ad affrontare una crescente minaccia di terrorismo. La Costituzione – redatta dagli Stati Uniti – limita l’esercito giapponese solo come forza difensiva, in questo modo, tuttavia, si verfica un cambiamento storico.
Quali sono gli slogan intonati nella manifestazione del 30 di Agosto fuori dal parlamento Giapponese? Quali le maggiori critiche espresse da chi è sceso in strada a protestare?
Le persone hanno protestato all’esterno dell’edificio della Dieta contro le leggi sulla sicurezza, che esse chiamano “la legge di guerra” perché spinge il Giappone verso una guerra di aggressione. Hanno chiesto che il primo ministro Abe facesse cadere la legislazione di guerra e di dimettersi. Sono contro le leggi di sicurezza, ma sono anche arrabbiate per come le leggi sono state deliberate in modo non democratico. Ecco perché la gente ha anche intonato, “Dimmi a che cosa assomiglia la democrazia”, “Questo è ciò che la democrazia sembra”. Penso che ci fosse il maggior numero di persone che si riuniscono per protestare da quando ci fu la manifestazione degli anni ’60 contro il Trattato di sicurezza USA-Giappone; questo movimento non è solo contro le leggi di sicurezza: questo movimento rivendica di prendere la democrazia nelle nostre mani.
Dal tuo punto di vista, perchè il governo Giapponese sta approvando questa nuova legislazione sull’esercito?
Il governo giapponese è consapevole dell’opposizione, ma piuttosto che l’opposizione maggioritaria, ciò che ha più peso è la pressione da parte del governo degli Stati Uniti. Il primo ministro Shinzo Abe ha annunciato e promesso che farà approvare le leggi di sicurezza in estate durante il suo discorso al Congresso degli Stati Uniti quando è stato invitato. Lo ha fatto prima che la delibera è iniziata nel parlamento giapponese.
Pensi che le proteste della popolazione continueranno in Giappone?
Si. Le proteste vanno avanti quasi ogni giorno, di certo ogni settimana.