ROMA
Studenti in piazza, la polizia provoca
Nelle immagini girate dai manifestanti gli attimi di tensione con le forze dell’ordine a margine della mobilitazione per la scuola di sabato 25 settembre. Dopo aver bloccato 150 persone, i poliziotti se la prendono con un ragazzo che ha chiesto a un agente di indossare la mascherina
Il 25 settembre, durante la mobilitazione studentesca, siamo partiti in corteo da Colosseo, scortati dalla polizia verso Montecitorio. Arrivati in piazza Santi Apostoli, la polizia ne ha transennato l’uscita, per contingentare in piccoli gruppi l’arrivo al parlamento, con la garanzia che tutti gli studenti e le studentesse avrebbero raggiunto il presidio finale, creando però un grave assembramento.
Dopo aver fatto defluire la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze, le forze dell’ordine ne hanno trattenuti 150, senza possibilità di raggiungere il presidio, nonostante ci fosse ancora spazio in piazza Montecitorio. La situazione in cui si sono trovati i ragazzi e le ragazze, bloccati da tutti i lati dalle forze dell’ordine per circa due ore sotto al sole, ha provocato malori a molti.
A quel punto un gruppo dei manifestanti che si trovava al presidio, allertati della situazione, è tornato in sostegno dei compagni rimasti indietro, ma raggiunti gli altri si è trovato di fronte lo sbarramento della polizia. Dopo una discussione con la digos, che ha minacciato più volte di identificare tutte e tutti, uno degli studenti ha chiesto ad un agente di mettere la mascherina e in risposta è stato aggredito e strattonato con il tentativo di portarlo con la forza verso le macchine della digos, alimentando la tensione in piazza.
Mentre il ragazzo veniva attaccato, un poliziotto ha addirittura minacciato un altro dei manifestanti, dicendogli «il prossimo sei tu». La reazione della polizia è stata violenta, spropositata e ingiustificabile. Alcuni studenti e alcune studentesse, intervenendo in difesa del ragazzo aggredito, sono stati spinti e strattonati a loro volta e alcuni hanno riportato delle contusioni. Dopo ulteriori discussioni – e dopo l’arrivo di altre due camionette della polizia, usate per bloccare la strada agli studenti- e grazie alla costanza dei manifestanti, anche l’ultimo gruppo è riuscito a raggiungere Montecitorio in corteo, ricongiungendosi con gli altri.
Per l’ennesima volta le forze dell’ordine, invece di tutelare il diritto degli studenti e delle studentesse di manifestare, hanno cercato di reprimere con la violenza le giuste rivendicazioni che migliaia di loro hanno portato in piazza.
Nonostante il fallimentare tentativo della polizia di ostacolare le proteste, il movimento studentesco romano ha circondato i palazzi del potere invadendo e bloccando le strade e le piazze di Roma.