MONDO

Black Lives Matter sconfina e invade le piazze globali

Dagli Stati Uniti al resto del mondo. La mobilitazione contro l’omicidio razzista dell’afroamericano George Floyd registra in questo fine settimana la sua estensione transnazionale.

Dopo oltre dieci giorni di manifestazioni di massa, rivolte e scontri negli Stati Uniti seguiti all’omicidio di George Floyd da parte della polizia a Minneapolis, sabato 6 di giugno la mobilitazione esce dai confini statunitensi per invadere le piazze di tutto il mondo. Uno sconfinamento che, oltre ad esprimere solidarietà alla comunità afro-americana, dimostra che il razzismo è un fenomeno tanto strutturale quanto globale. In pieno emergenza pandemica, un potente esperimento di estensione transnazionale delle lotte: una parziale panoramica delle mobilitazioni in atto, in continuo aggiornamento, per contribuire ad uno sguardo transnazionale delle proteste globali in corso.

 

Stati Uniti d’America in rivolta

Grandi manifestazioni questo sabato in decine di città negli Stati Uniti: dalla grande marcia di Washington, fino ai cortei selvaggi che da diversi giorni invadono New York, fino alla grande manifestazione di Philadelfia

 

 

Philadelfia

Quattro gatti a Philadelphia…

Pubblicato da Nicola Carella su Sabato 6 giugno 2020

 

Washington DC

 

 

New York City

Intanto continuano senza sosta le mobilitazioni per la morte di George Floyd a New York City, Da ormai quasi 10 giorni le strade di NYC sono attraversate da migliaia di persone che si radunano nelle principali piazze e parchi dalla citta’ per poi partire in cortei non autorizzati, bloccando le principali vie di comunicazione.
Sabato mattina migliaia di persone si sono radunate a Grand Army Plaza a Brooklyn per dare inizio ad una nuova giornata di mobilitazione. Occupato ed invaso pacificamente da migliaia di persone il ponte di Brooklyn:

Una composizione eterogenea e multirazziale, unita per chiedere la fine della brutalità della polizia, il suo definanziamento e la fine del razzismo istituzionale. Nel pomeriggio, migliaia di persone in diversi cortei, il corteo sul ponte di Brooklyn si dirige verso la City Hall scandendo slogan contro la polizia razzista e gridando i nomi delle persone assassinate: “Say her name Brianna Taylor” e “Say his name, George Floyd”.

Mentre risuonava con forza lo slogan “No Justice No Peace” assieme a “Fucking racist police” che si alterna con “How do you spell NYPD: racist”, è arrivata l’ora del coprifuoco imposto sulla citta’ a partire dalle 20, che è stato violato da migliaia di persone in corteo a Brooklyn fino a notte.

Le foto di Giuseppe Mercuri, 6 giugno, New York

 

 

 

Anche in Europa, in piazza contro il razzismo

In diversi paesi europei ci sono state diverse mobilitazioni di massa particolarmente significative: dalle mobilitazioni antirazziste del 2 giugno a Parigi, fino alle piazze tedesche e inglesi del 6 giugno, passando per cortei imponenti in Svezia, Austria e Polonia.

 

Oltre 40mila in piazza a Parigi

Lo scorso martedì 2 giugno vi sono state enormi mobilitazioni in Francia, che già il sabato precedente aveva visto una grande manifestazione dei sans papier finita con scontri con la polizia in pieno centro parigino.

Migliaia di persone sono confluite davanti al Tribunal de Grande Istance di Porte de Clichy a Parigi per partecipare al presidio convocato qualche giorno prima dal “Comitato verità per Adama” riprendendo lo spirito delle rivolte esplose negli Stati Uniti dopo l’uccisione di George Floyd, ma anche a seguito della comunicazione dei risultati di una nuova perizia medica volta ancora una volta a scagionare i poliziotti responsabili della morte di Adama Traoré avvenuta 4 anni in un commissariato dopo l’arresto nella sua città natale Beaumont-sur-Oise.

Più di 40.000 le persone accorse davanti al tribunale, per denunciare il razzismo di stato e le violenze della polizia. Un risultato eccezionale a poche settimane dalla fine delle misure eccezionali di confinamento prese anche in Francia per rispondere alla crisi sanitaria.

 

 

GERMANIA

Sempre il sabato 6 giugno invece, una serie di grandi manifestazioni in Germania hanno espresso non solo la solidarietà con la rivolta degli afroamericani negli Stati Uniti, ma anche l’opposizione al razzismo in Europa e la crescita dell’estrema destra e del razzismo nella crisi. A Berlino, decine di migliaia di persone hanno manifestato con lo slogan

 

 

Londra

Manifestazione oceanica anche a Londra dove ci sono stati anche scontri con la polizia.

 

 

 

 

Austria

Cinquatamila anche in piazza a Vienna.

 

 

Polonia

Diverse manifestazioni si sono tenute anche in Polonia, in una situazione di grave crisi politica che il paese sta attraversando.

Le immagini dalla manifestazione di Poznan:

 

 

 

Spagna

Anche in Spagna le manifestazioni hanno attraversato le strade di diverse città. Convocate dalla piattaforma della “Comunidad Negra Africana y Afrodescendiente en España” (CNAAE) piazze e cortei in solidarietà hanno riempito le piazze di Madrid, Barcellona, Bilbao e Valencia.

 

 

PAESI BASSI
Circa 20.000 persone si sono riunite al Mandela park di Amsterdam, in solidarietà con le proteste per l’omicidio di Floyd e il movimento Blm. Distanziati, con maschere e cartelli, la gente, perlopiù giovani e giovanissimi, alterna cori contro la polizia e a favore della giustizia e dell uguaglianza, mentre dal palco si alternano gli interventi. Dopo il successo di Rotterdam, con circa 5000 persone, continua a crescere il movimento antirazzista olandese.
Galleria di foto di Daniele Napolitano

In America Latina contro razzismo e neoliberismo

Anche in America Latina ci sono state mobilitazioni nei giorni scorsi: in Colombia, il 4 giugno a Bogotá, in piazza fino all’amabsciata statunitense per denunciare il razzismo contro la popolazione afro tanto in Colombia come negli Stati Uniti, in solidarietà con le rivolte di questi ultimi giorni. Ma anche per opporsi all’arrivo delle truppe statunitensi in Colombia, in funzione anti-venezuelana, concordate con il governo di estrema destra di Iván Duque. Qui le foto di Luis Carlos Ayala per il media indipendente Colombia Informa.

 

 

Viene anche ricordato Dilan Cruz, giovanissimo studente assassinato dalla polizia colombiana lo scorso 25 di novembre durante la prima giornata dello sciopero nazionale.

 

 

In Brasile piazze contro il razzismo e contro Bolsonaro

In piena avanzata della pandemia e delle torsioni autoritarie che segnano una drammatica crisi della democrazia brasiliana verso un tentativo di stabilizzazione autoriataria e fascista da parte di Bolsonaro, migliaia in piazza la scorsa settimana e oggi, domenica 7 giugno, contro il fascismo e contro il razzismo: in piazza anche tifoserie antifasciste in diverse città, mentre in molte piazze lo slogan “Vidam negras importam” e “Black lives matter” segnalano importanti risonanze con le rivolte negli Stati Uniti e la centralità della lotta antirazzista in Brasile e in America Latina.

Le immagini di Midia Ninja da diverse città brasiliane:

 

 

 

 

 

Immagine di copertina dal corteo di Parigi del 2 giugno, foto di Cerveaux non disponibles