ROMA

Il valore dell’autogestione. Al Nuovo Cinema Palazzo la presentazione del Bilancio Sociale

La realtà della capitale invita tutti e tutte a una discussione sul futuro dell’autogestione. Gli spazi autorganizzati rappresentano una ricchezza per la città, ma da anni sono invece sottoposti a un attacco sistematico.

Qual è l’impatto sociale delle realtà autogestite nella città di Roma? Cosa sarebbe la città se non esistessero? E’ possibile quantificare il lavoro svolto sui territori dal punto di vista anche economico? Quale riconoscimento meriterebbe l’autogestione da parte delle istituzioni? A queste e ad altre domande prova a dare una prima, parzialissima e insufficiente risposta il Bilancio Sociale del Nuovo Cinema Palazzo, che verrà presentato sabato 29 febbraio alle 17.30 (piazza dei Sanniti 9/a)

Roma da molti decenni costituisce una straordinaria anomalia sul piano nazionale, con un’eccezionale proliferare di realtà che fanno dell’autogestione e della riappropriazione di spazi abbandonati o oggetto di speculazione, pratiche fondanti del proprio agire politico e sociale. Questa rete di associazioni, centri sociali, occupazioni abitative, palestre popolari, teatri autogestiti, ha costituito negli anni un ammortizzatore sociale di fondamentale importanza nella Roma del malfunzionamento dei servizi, del taglio progressivo alle prestazioni pubbliche, dell’inesorabile azzeramento dei diritti. Da ormai diversi anni assistiamo a un attacco sempre più determinato all’autogestione, attacco che, ogni giorno con strumenti più raffinati, si produce in criminalizzazioni di ordine amministrativo e burocratico. Così associazioni che da decenni offrono servizi per disabili si vedono recapitare cartelle esattoriali a cinque zeri, centri antiviolenza autogestiti vivono sotto la minaccia del distacco delle utenze, vecchie scuole abbandonate e occupate da famiglie in emergenza abitativa vengono clamorosamente sgomberate perché d’improvviso ritenute pericolanti. Sullo sfondo l’accusa strisciante di sottrarre risorse alla collettività, di appropriarsi di beni pubblici o privati senza averne alcun titolo. Di essere insomma dei violenti, degli illegali, degli usurpatori di diritti, dei prepotenti che si prendono con la forza ciò che non gli spetta.

La stesura di un Bilancio Sociale vuole essere uno strumento per smontare questo discorso tossico, per comunicare all’esterno cosa realmente fanno le realtà autogestite, per contrastare l’informazione falsata di certa stampa, per rimettere in collegamento esperienze differenti sul piano giuridico e formale ma accomunate da uno stesso principio di attivismo e solidarietà sociale.

Inoltre – e forse è questa la sua principale funzione – è un esperimento che serve alle donne e agli uomini che da anni dedicano parte delle proprie vite ad animare queste realtà, per restituire loro la dimensione del lavoro che svolgono quotidianamente.

«Se si mette nero su bianco tutto quanto abbiamo fatto in questi anni, tra spettacoli, laboratori, concerti, attività per bambini, presentazioni di libri, messa a disposizione di spazi per dibattiti ed assemblee pubbliche dei più disparati gruppi e collettivi», raccontano gli attivisti del Nuovo Cinema Palazzo, «ci rendiamo conto dell’enorme mole di iniziative svolte e di come uno spazio aperto, fruibile e trasversale come il NCP abbia cambiato le relazioni nel territorio di San Lorenzo».

«Se poi proviamo a quantificare le attività portate a termine a titolo gratuito e i servizi elargiti ad artisti e cittadini – continuano – le cifre che ne risultano sono a dir poco impressionanti»

Da una lettura del Bilancio Sociale, insomma, emerge una realtà molto diversa da quella raccontata da parte della stampa e raccolta dall’opinione pubblica peggio informata e da certa politica. Lungi dall’essere dei predatori di risorse della collettività, gli attivisti delle realtà sotto accusa sarebbero in credito con la città e con le istituzioni che la governano.

È con serenità e con spirito costruttivo che il Nuovo Cinema Palazzo invita la città tutta, le associazioni, i comitati, le occupazioni, gli spazi autogestiti, i rappresentanti istituzionali, a discutere di questi temi. Scritto grazie al contributo degli svariati soggetti che compongono e animano il Nuovo Cinema Palazzo, il Bilancio Sociale vuole essere un pretesto per smontare pregiudizi e intavolare una discussione ampia sul futuro dell’autogestione e sui modi per salvaguardarla.

La presentazione avverrà all’interno dell’evento Storie di un cinema in città. Prospettive per il cinema palazzo