ROMA
La Notte Bianca non finisce qui
Il comunicato delle studentesse e degli studenti che anche quest’anno hanno dato vita alla Notte Bianca nell’università La Sapienza
Accadde una notte di dodici anni fa ed è accaduto di nuovo, come ogni anno.
A pochi giorni dalla Notte Bianca, con la mente fresca e senza stanchezza, non potevamo esimerci dallo scrivere poche righe per restituire a tutti e tutte le emozioni e la gioia della serata.
La Notte Bianca 2018 è stata una potenza incredibile, un’esplosione di energie e di libertà. Dal pomeriggio per tutta la notte le strade della Sapienza sono state attraversate, vissute, sono diventate piste da ballo, luoghi d’incontro, spazi di discussione, “barricate” per resistere a un presente che ci sta stretto. Tanti i corpi che si sono mescolati e che hanno reso possibile una simile nottata sfidando il tanto discusso regolamento sugli eventi ludici in Sapienza.
Oltre diecimila giovani hanno dato una risposta molto chiara alle istituzioni universitarie, mostrando che i divieti e la repressione degli ultimi mesi non possono fermare un’esigenza che tutti noi sentiamo. Giornate intere tra aule fatiscenti, esami nozionistici e file infinite nelle segreterie non possono essere l’unico modo per vivere l’università e il bisogno di una socialità differente e di una cultura alternativa diventa desiderio vitale, da non poter reprimere.
La riuscita della Notte Bianca si deve a tutti noi. A tutti quelli che l’hanno resa possibile e che hanno cantato, suonato e ballato, che hanno gioito, che si sono emozionati. A tutti quei corpi che, collettivamente, con un solo movimento fatto di tanti moti differenti ma connessi hanno animato la notte. Dove La Sapienza vede solo carta noi abbiamo visto il potenziale di una collettività resistente che l’otto giugno ha attraversato la città universitaria travalicandone le mura.
Continuiamo a smascherare l’università di carta, come suggeriva il sottotitolo di questa edizione. Se il profitto e la burocrazia sono alla base dell’università noi possiamo contrapporre a tutto ciò la nostra determinazione e la nostra gioia.
Quello che c’è stato venerdì 8 giugno non può che essere un punto di partenza. Un punto di partenza per andare all’attacco del presente e per riprenderci il futuro. Abbiamo sperimentato una condivisione vera, sincera, slegata dai dettami di una società che ci vuole sempre più esclusi e isolati. Abbiamo lottato e abbiamo gioito. Abbiamo costruito ponti e distrutto muri. Abbiamo sognato tutti e tutte insieme. Abbiamo dimostrato che esiste una forza che può essere tale solo se collettiva.
Ora come non mai, con un governo che chiude i porti e demonizza qualsiasi forma di vita ritenuta “diversa”, c’è bisogno di tornare a creare nuovi spazi dove esprimerci, discutere e stare insieme. Insieme possiamo farlo perché la voglia di non arrendersi è tanta e lo abbiamo dimostrato durante questa Notte Bianca animata da tutti e tutte noi, ribelli danzanti.
LA NOTTE BIANCA NON FINISCE QUI.
WE DANCE TOGETHER! WE FIGHT TOGETHER!
#NotteBiancaSapienza
#PorteAperteAllaSapienza