DIRITTI
8 marzo, iniziato lo sciopero delle donne. La mappa delle piazze italiane
Una mappatura delle iniziative lanciate dalle reti territoriali di Non una di meno nella giornata dello sciopero globale. In Italia in almeno 40 città hanno lanciato cortei, azioni, flash mob, speaker’s corner, presidi, assemblee, manifestazioni creative dislocate in vari orari
[Foto in apertura di Yara Nardi]
In ordine alfabetico:
Ad Aosta è previsto un gazebo informativo in piazza Des Franchises e, a partire dalle 17.30, “Biblioteca vivente sui temi femminili e femministi presso il CSV”, a cura di DORA – Donne in Valle d’Aosta.
A Bari ci sarà un corteo con concentramento alle ore 18.00 in Piazza Umberto I, mentre a Bellinzona nel Ticino, ritrovo presso Piazzale Stazione alle ore 18.00.
A Bergamo, appuntamento alle ore 18.00 per un corteo da Piazzale della Malpensata, Via Quarenghi, Via Zambonate, Porta Nuova, Piazza Matteotti e arrivo via XX Settembre. Per fermare la violenza del razzismo, del fascismo e del sessismo, che strumentalizza i corpi delle donne e utilizza specularmente “chi viene uccisa o maltrattata per diffondere discriminazione e maschilismo”. Per dire basta alle molestie sui luoghi di lavoro, alla violenza e ai ricatti economici.
A Bologna ci saranno vari appuntamenti: dalle 9.00 alle 13.00 da Piazza Maggiore, per una mattinata di presidio e iniziative in piazza in cui è previsto uno spazio bimbi e un laboratorio di musica/creazione di strumenti. Sarà disegnata una grande matrioska per terra dove chi vorrà potrà depositare l’oggetto simbolo dal lavoro produttivo, riproduttivo, del genere e affettivo da cui si vuole scioperare: dalle pentole, alle cerette, ai tacchi a spillo, ai biberon, al make up…
Un modo simbolico, rituale, politico di affermare l’interruzione dei lavori imposti, gratuiti, non pagati, sottopagati. Per chi non può scioperare, l’invito a scaricare questa grafica, mettere al centro l’oggetto simbolo del proprio sciopero e pubblicare sui social.
Dalle 18 in piazza Nettuno il corteo che arriverà fino in Piazza dell’Unità. Colori raccomandati: nero e fucsia. Dalle 16, il corteo studentesco dalla zona universitaria raggiungerà il concentramento.
A Bologna, l’8 marzo ci sarà anche Amina (nome di fantasia), donna migrante vittima di violenza in Libia riuscita, dopo un’ “odissea di due anni”, ad ottenere lo status di rifugiata internazionale.
A Brescia dalle ore 9.00: corteo studentesco da Piazza Garibaldi; alle ore 17.00 a Piazza Loggia previste letture per bambine/i contro gli stereotipi di genere e dalle ore 18.00 corteo cittadino.
Anche a Brindisi “corpi in piazza per lo sciopero femminista” dalle 17 a Piazza della Vittoria. L’assemblea femminista di Non Una di Meno Cagliari ha organizzato un corteo con concentramento alle ore 9.00 in Piazza Garibaldi. Previste due brevi soste (piazza Repubblica e piazza Amendola) per poi arrivare in piazza del Carmine, dove ci saranno interventi e performance artistiche.
L’assemblea femminista di Non Una di Meno Cagliari ha organizzato un corteo con concentramento alle ore 9.00 in Piazza Garibaldi. Previste due brevi soste (piazza Repubblica e piazza Amendola) per poi arrivare in piazza del Carmine, dove ci saranno interventi e performance artistiche.
A Catania dalle 10.00 alle 13.00 sit-in Piazza Università e dalle ore 16.30, un corteo cittadino con concentramento in Piazza Roma.
Presso l’Università della Calabria dalle ore 11.00, corteo rumoroso nero e fucsia da Ponte P. Bucci – Piazza Vermicelli (Teatro Auditorium Unical). Ore 11.30 reading e performance a Piazza Vermicelli.
Dal pomeriggio alla sera, Non Una Di Meno sarà a Cosenza in corteo dalle 17 che partirà da Piazza dei Bruzi fino a Piazza Kennedy. Previste performance artistiche, musicali, canore, reading teatrali e installazioni.
A Fano dalle 19, passeggiata notturna “le strade libere le fanno le donne che le attraversano”, lanciato dalle Sisters on the block Fano, un collettivo di studentesse, lavoratrici e precarie, che attraverso la pratica assembleare, il confronto e l’autocoscienza, vuole costruire un percorso femminista dal basso, partecipato e conflittuale.
A Ferrara, dalle 10.00 alle 14.30, appuntamento in Piazza Trento e Trieste, con attività ricreative e microfono aperto. Alle 18.00 concentramento in via Ortigara per un corteo serale che sfida le retoriche securitarie fasciste e razziste che strumentalizzano il tema della violenza sulle donne, per riappropriarsi, invece “di una periferia sociale come il quartiere GAD, come donne e uomini liber*, insieme a migranti, richiedenti asilo, studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici, per dire che le strade sicure le fanno le donne che le attraversano”.
A Firenze dalle ore 15.30 in Piazza SS. Annunziata con musica, spettacoli e microfono aperto; mentre dalle ore 18.00 corteo indecoroso per le strade della città.
A Genova, corteo con partenza da Porta dei Vacca ore 18: insieme contro ogni ricatto sul posto di lavoro! Insieme per cancellare i confini e il razzismo! Insieme contro ogni fascismo! Il 5 marzo, flash mob #WeToogether ha accompagnato il lancio dell’8 marzo, anche contro quell’ individualismo che reclama una sicurezza fondata sui confini sia interni che esterni: la famiglia, lo stato, i generi, e ciò che riproduce diffidenza e pregiudizio per l’altro da noi.
A Grosseto dalle ore 16.00 a Piazza Dante letture e musica, mentre alle 17.30 corteo da Piazza della Vasca. L’invito a donne, uomini e bambini di portare una piccola candelina ed un vasetto di vetro “per illuminare e riempire nuovamente la città di meraviglia e colore”.
A Imola si inizia dalle ore 11 presso l’associazione Trama di Terre per preparare manifesti e materiali; dalle ore 16 prenderà il via una critical mass femminista, con ritrovo in bicicletta in Piazza Marabini (stazione). Alle 16.30, presidio antifascista in P.zza Matteotti.
Passeggiata femminista notturna anche per le vie del centro storico di Jesi, una “Tammurriata Power” per ricordare le vittime di femminicidio e in cui verranno intitolate strade e piazze con donne che “la storia l’hanno fatta…ma che la Storia ha dimenticato!”.
A L’Aquila corteo dalle ore 15.30 con concentramento presso la Fontana Luminosa, per condannare la strumentalizzazione operata sui nostri corpi dalla politica, dall’opinione pubblica e dai media, per denunciare il fenomeno delle molestie sul lavoro e la violenza economica.
A Latina dalle 17.30 corteo da Piazza del Popolo.
A Lecce, appuntamento a porta Napoli, dalle ore 18 per la partenza del corteo, promosso dalla Casa delle Donne di Lecce. Il corteo terminerà in piazza Sant’Oronzo, all’Open Space dove sarà installata una mostra fotografica “quotidianità operaie” costruita dal basso e saranno previsti degli interventi.
A Livorno dalle ore 11.00 in Piazza Grande, un presidio con attività varie e distribuzione del Piano Femminista, si confluirà, poi in corteo a Pisa dalle 14.30, con appuntamento alla stazione.
Anche a Lucca, una manifestazione che partirà da Piazzale Verdi alle ore 16.30.
A Malalbergo, “Diamoci voce” iniziativa in Piazza dei Martiri a San Pietro dalle 18, lanciata da Falling Book associazione culturale.
A Milano, l’8 marzo è stato lanciato con un’azione in Darsena, in piena neve.
Ci saranno due cortei: corteo studentesco e della formazione dalle ore 9.30, concentramento in Largo Cairoli, con le scuole e le lavoratrici in sciopero; alle ore 18.00 in piazza Duca d’Aosta per una manifestazione serale in contemporanea con tante altre città italiane.
A Milano, la rete Non una di meno punta il dito contro la violenza economica, la precarietà, lo sfruttamento, le molestie e le discriminazioni sul luogo lavoro. È uno dei 9 punti del Piano femminista contro la violenza, frutto di un anno di lavoro della rete, che chiede salario minimo europeo, reddito di autodeterminazione incondizionato e welfare universale gratuito e accessibile.
Al centro dell’analisi vi è il nesso tra la ristrutturazione capitalista neoliberale in atto e la violenza di genere, perpetuata attraverso nuovi dispositivi di segmentazione e frammentazione del lavoro, e attraverso la dismissione del welfare in nome del risanamento del debito.
A Napoli corteo da Piazza Dante alle ore 18, in cui verranno attraversate le strade del centro: Via Toledo, Via Medina, Piazza Trieste e Trento, Via Monte oliveto, Via Pessina per fermarsi nella Galleria Principe di Napoli dove ci saranno delle esibizioni dalle ore 21.00.
Anche a Napoli, come in molte altre città, l’invito a portare in piazza un oggetto simbolo dal lavoro da cui si sciopera.
A Padova appuntamento sul Listòn, dalle 18.00 “un unico potente grido #wetoogether travolgerà la città!”
Non una di meno Padova ha dato vita in questi mesi ad una campagna “È successo anche a te” contro le molestie nei luoghi di lavoro, cercando di intrecciare quanti più contesti possibile e invitando a fermarsi a riflettere su di sè e a prender parola. L’invito è stato quello di autocostruirsi una scatola fucsia sui lati della quale scrivere le parole “non sei sola”, “sorellanza”, “prendiamo parola”, “nominiamo la violenza” e all’interno della quale lasciare in forma anonima la propria testimonianza rispetto ad episodi di molestie sul lavoro, discriminazioni, umiliazioni, ma anche ogni forma di lavoro produttivo, riproduttivo, affettivo e del genere da cui si vuole scioperare l’8 marzo.
Sono state distribuite scatole in tutti i consultori cittadini, nei nidi d’infanzia, nei presidi sanitari, all’interno di alcuni servizi comunali, in università così come in tutte le librerie, negli spazi di socialità che hanno scelto di aderire alla campagna e invitando a portare le scatole nei contesti che ciascun@ attraversa quotidianamente e all’interno dei quali desidera avere uno spazio safe, dove prendere parola ed essere ascoltata, creduta, non giudicata e dove poter determinare il proprio dissenso. La scatola diviene così simbolo dello spazio femminista che si desidera nella città. Qui la mappa della città con i luoghi in cui sono state distribuite.
Il 5 marzo ha avuto luogo un presidio di fronte al tribunale di Padova, contro la violenza secondaria e la colpevolizzazione delle donne che hanno denunciato una violenza subita, contro le sentenze aberranti che delegittimano le posizioni di denuncia delle donne (vedi recente caso vicentino), e per ricordare loro che non sono sole, nessuna è sola.
L’8 Marzo in occasione dello Sciopero Globale Femminista verranno portate in piazza tutte le testimonianze raccolte. Dalla denuncia singola alla condivisione collettiva, passando concretamente dal #metoo al #wetoogether !
A Palermo, una manifestazione cittadina dalle 17.30 da Piazza G. Verdi, proprio perché le strade della città “ci sembrano il luogo giusto in cui tessere reti contro lo sfruttamento e la discriminazione, riappropriandoci e difendendo spazi di autonomia e libertà”.
Corteo anche a Parma dalle 17.30 con concentramento da Piazzale Santa Croce caratterizzato dal colore fucsia.
A Perugia, dalle ore 12 “Passeggiata indecorosa delle scioperanti” presso le scalette di Sant’Ercolano; dalle 14 a Piazza IV novembre, performance, musica, danze africane e molto altro… L’indicazione è portare: pentole e coperchi per fare rumore, oggetti che rappresentino ciò da cui si vuole scioperare… la propria rabbia e favolosità.
A Pisa l’otto marzo dalle 14 il leitmotiv sarà: “ridisegnamo la città e le piazze: piazza Vittorio Emanuele, normalmente territorio di retoriche securitarie e razziste, l’otto marzo sarà tinta di rosa”.
Ci sarà una piazza tematica per approfondire il Piano Femminista elaborato da Non Una di Meno durante quest’anno, con iniziative, brochure divulgative, laboratori, e dalle 16.30 tutte/i in corteo. In queste settimane a Pisa, distribuiti questionari, interviste, interventi per inchiestare la città sulle condizioni lavorative delle donne in vista dello sciopero dell’otto.
Verso l’8, è continuato il lavoro di Obiezione, Respinta, la piattaforma autogestita nata dal percorso nazionale Non Una Di Meno, con lo scopo di segnalare e mappare i luoghi dove l’obiezione di coscienza viene esercitata e dove è possibile trovare aiuto e supporto. Tramite questa pagina si può contribuire ad arricchire la mappa scrivendo un messaggio privato oppure inviando la propria esperienza personale che viene condivisa in forma anonima.
A Reggio Calabria una manifestazione pubblica che avrà luogo in p.zza Italia a partire dalle ore 17.00 fino alle 20.00 circa, dove verranno trattati i temi riportati nel Piano con delle testimonianze dirette, ma anche con la presenza di artisti che hanno aderito alla giornata, secondo l’assunto “Organizziamo la rabbia difendendo l’allegria”!
A Reggio Emilia, ore 10 ritrovo in Piazza Del Monte, una mattinata di volantinaggi e presidi in vari
punti della città. Alle 15.00 presso Via Melegari 2, “La Casa delle Donne si racconta alla città”, in cui il Centro Antiviolenza sarà aperto alle visite. Alle ore 16.30 presso Piazza Martiri del 7 luglio
Assemblea Pubblica sulle ragioni dello sciopero globale delle donne e dalle 18 gran corteo fucsia per le vie della città”.
A Rimini dalle ore 17, uno speaker’s corner presso Corso Augusto, e tra le 17.30 e 18, street parade.
A Salerno, appuntamento alla Stazione per proseguire in corteo fino a Piazza Largo Campo e poi tornare in Piazza Portanova intorno alle 19.30 per un’assemblea pubblica sui temi dello sciopero.
A Senigallia è stata lanciata una camminata notturna partendo da Piazza Roma alle 19.30, per attraversare i luoghi della città con una narrazione itinerante, consapevole e sicura, nel corso della quale si alterneranno tappe tematiche in cui i passi cederanno spazio alla parola. I fascismi, l’immigrazione, l’omofobia e la violenza di genere, il lavoro e la consapevolezza queste le tematiche scelte in cui intrecciare i fili di un discorso ampio che parte dal femminile per arrivare dentro ogni periferia.
Le strade insicure sono quelle che la collettività decide di non percorrere, sono quelle degli abusi e dei silenzi, quelle in cui si decide di non mettere lampioni ma telecamere, quelle che vogliono dividere la società in categorie, sono quelle che hanno paura della vita. “Le strade insicure non esistono se si hanno gli strumenti per illuminarle”.
A Siena, dalle ore 10, matrioske esposte in luoghi diversi della città insieme ad alcune parole chiave tratte dal Piano.
A Torino vari appuntamenti: primo appuntamento dalle 10.30 in Piazza Castello, angolo Via Garibaldi, fin dal mattino in strada, nelle scuole e nelle sedi universitarie, sui luoghi di lavoro con iniziative e azioni. Dalle 15.30 in Piazza XVIII Dicembre per iniziare ad animare le strade con: musica, interventi, banchetti informativi, stand trucco e performance di canzoni femministe. I microfoni saranno aperti per interventi, letture e tutti i contributi che si vorranno portare. Tra le 17.00 e le 17.30 il corteo, che passerà per Porta Susa fino a Piazza Vittorio, passando per Via Cernaia, Via Pietro Micca, Piazza Castello, Via Po.
Non una di meno Torino ha animato la campagna “Non un’ora di meno!” con banchetti e punti informativi itineranti e con una matrioska in cui evidenziare la quantità di orario di lavoro domestico, riproduttivo, di cura, nel contesto odierno di precarietà e lavoro sottopagato o gratuito. Le donne vivono una condizione particolare: subiscono molestie volte a mantenerle “al loro posto”, svolgono spesso lavori di cura per cui sono considerate naturalmente portate, devono aggiungere al lavoro fuori casa il lavoro domestico che grava ancora prevalentemente su di loro e si pretendono, ormai, in ogni tipo di mansione, alcune qualità considerate “tipicamente femminili”, come l’affettività, la comprensione, la gentilezza, la disponibilità totale.
Ogni giorno, vengono, dunque, svolte molte ore di lavoro domestico che non vengono riconosciute o che sono date per scontate, verso l’8 marzo si vuole provare a farle emergere e ad equilibrare il carico di lavoro di ogni abitante della casa.
A Venezia dalle ore 12.00 presso Ponte negli Scalzi: “dal #metoo al #wetoogether > riprendiamoci le calli, i campi, i ponti della nostra città!”. Appuntamento a Marghera ore 18.30 al sottopassaggio pedonale in via Ulloa per una passeggiata femminista, antirazzista e antifascista.
A Verona corteo da Piazza Bra fino a Piazza Isolo, con partenza alle ore 17.30, durante il quale saranno rinominate le vie attraversate: “vogliamo liberare le strade di Verona dall’egemonia di una storia prettamente maschile, risignificandole con la nostra presenza e la nostra storia femminista”, in piazza perché convinte che una città femminista e transfemminista sia una città più libera per tutte e tutti!
“L’amore è un’altra cosa”! Flash mob di Non una di meno Verona alla statua di Giulietta, “testimonial contro la violenza di genere”, e il mito dell’amore romantico che porta alla morte, il giorno di San Valentino.
A Vicenza, appuntamento in Piazza Castello per le 18.30 da cui partirà una street parade, dress code: nero e fuxia, per una lotta intersezionale, femminista e antifascista.
A Viterbo la giornata inizierà in Piazza delle Erbe dalle 16.00, per un presidio itinerante ed informativo; alle 17.00, l’associazione Erinna concluderà la giornata di sciopero globale con un pomeriggio di riflessione condivisa su “Il Tempo improduttivo. Scioperare, oziare, prendersi tempo”.