Tiburtino III torna in piazza: «Adesso parliamo dei problemi veri». Sabato 16 settembre corteo
Dopo la cacciata dei fascisti e l’annullamento dal basso del consiglio straordinario concesso a Casapound, il quartiere si mobilita sulle vere problematiche vissute dagli abitanti del territorio . Dalla mancanza di case popolari e l’abbandono dei lotti, allo stato della scuola Filzi. Dalla disoccupazione diffusa, all’assenza di servizi pubblici. Questioni di lungo corso che riguardano l’abbandono delle periferie da parte delle istituzioni e nulla hanno a che vedere con le persone ospitate nel centro d’accoglienza di via del Frantoio. L’appuntamento è per sabato 16 settembre, alle 16, alla metro Santa Maria del Soccorso. Davanti alla chiesa vicino la fermata della metro, invece, venerdì 15 alle 13 si terrà una conferenza stampa. Di seguito, l’appello del Nodo Territoriale Tiburtina.
Casa, servizi, lavoro, reddito:
16 settembre, ore 16 in piazza a Tiburtino III
Mercoledì 13 settembre centinaia di abitanti del quartiere, realtà sociali, cittadini e cittadine solidali da tutta Roma sono scesi in piazza per impedire il consiglio municipale straordinario delle menzogne a Tiburtino III.
Il consiglio, convocato dietro intimidazione dei fascisti di Casapound ed avallato da tutte le forze politiche, è stato annullato grazie alla determinazione di coloro che non accettano la strumentalizzazione, le intimidazioni e le incitazioni alla guerra tra poveri delle compagini di estrema destra. Questi signori si sono presentati come corpo estraneo in quartiere, protetti e scortati dalla polizia, mentre al presidio antirazzista e democratico veniva impedito di assistere alla seduta pubblica. Quanto accaduto è responsabilità di tutte le forze politiche: M5S, che governa questo municipio; PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia che nei giorni scorsi, pur avendo la possibilità di porre fine a questo scempio dopo l’irruzione in Municipio, hanno invece scelto di usare la forza contro la società civile, gli abitanti, le associazioni, i comitati che a gran voce avevano chiesto l’annullamento di un consiglio basato sulle menzogne rispetto al centro di via del Frantoio e non sulle reali problematiche del quartiere.
Nelle ultime settimane Tiburtino è stato protagonista dei mezzi di stampa nazionali, descritto come un quartiere razzista in cui formazioni politiche di estrema destra, per lo più esterne alla zona, possono venire a fare i loro comodi politici sulla pelle degli abitanti. Sappiamo bene che la gente di Tiburtino non è razzista e non è disposta a diventare terra di conquista per politicanti di professione. La gente di Tiburtino è semplicemente incazzata perchè purtroppo in questo quartiere ci sono molti problemi e la vita quotidiana non è facile.
Non è facile vivere in case popolari, come il lotto 17, che cascano a pezzi da anni. Non è facile vivere con l’incubo di uno sfratto per morosità o per occupazione, perchè non c’è lavoro e non si riesce a pagare il canone o un affitto normale. Non è facile iscrivere i propri figli ad una scuola come la “Filzi” che ha una sola palestra per tutto il complesso e non è dotata di aule multimediali e altri servizi che possano dare un’istruzione di qualità. Non è facile veder chiudere molte piccole attività commerciali, una dopo l’altra, che erano il cuore pulsante del quartiere. Non è facile avere tanti ragazzi e ragazze disoccupate che non hanno la possibilità di costruirsi un futuro.
Tiburtino e la sua gente meritano rispetto, i problemi e le voci del quartiere devono essere ascoltate dalle amministrazioni. I consigli municipali e comunali devono essere fatti sulle reali problematiche e non devono essere straordinari, perchè la cura delle periferie come Tiburtino deve essere al centro delle attività ordinarie delle istituzioni.
Invitiamo tutti gli abitanti di Tiburtino, le realtà sociali, i comitati, le associazioni e i singoli della Tiburtina e di tutta la città a partecipare al corteo di sabato 16 settembre a partire dalle 16 a Santa Maria del Soccorso per far sentire forte, insieme, la nostra voce.