Nuove occupazioni si confrontano
L’appuntamento è per sabato 6 aprile per una giorata di laboratori e dibattito.
Spero che il novecento si sia portato via con sé un po’ di presunzione. È stato il secolo delle idee universali, dei punti di vista travestiti da neutralità. Questo non è il tempo delle risposte, ma quello delle domande. Il momento di godersi un percorso, farsi arricchire dalle relazioni, dagli affetti, dalle esperienze; incamerare strumenti, permettendo agli obiettivi di schiarirsi man mano. Obiettivi sempre parziali, sia chiaro.
Che c’entra quello che ho scritto con l’incontro tra occupazioni che si terrà a Scup sabato 6 aprile? C’entra eccome. È lo spirito con cui lo facciamo. Premessa e conclusione.
Poniamo solo un punto di partenza. Da qualche anno in Italia è ripartita una ondata di occupazioni. Occupazioni in diverse parti di Italia e diverse tra di loro, per composizione sociale e progettualità, tipo di spazio occupato e linguaggio. Il punto in comune è che si muovono dentro una fase di grande crisi economica e politica, che abitano con coraggio, e che, almeno credo e in caso contrario spero di essere smentito, si nutrono della potenza del concetto di “bene comune”.
Ci piace l’idea di fare incontrare e confrontare alcune di queste occupazioni. Perchè? perchè è interessante e perchè questa pratica antica dice tanto al futuro.
Come abbiamo scelto gli invitati? Non abbiamo scelto le migliori o le più significative, perché questo avrebbe implicato una risposta, che non abbiamo. Nè le abbiamo invitate tutte, perchè fortunatamente sono tantissime. Abbiamo invitato alcune realtà che abbiamo incontrato nel nostro percorso, per i motivi più disparati. Ad esempio, abbiamo conosciuto il teatro pinelli itinerante di Messina soprattutto perché io sono di quelle parti. Sarà banale, ma è così. Ci sarà anche Maria Rosaria Marella, giurista membro della commissione Rodotà, per dare un contributo sul rapporto tra una pratica illegale per il codice penale, ma legittima ( nelle numerose declinazioni di questo termine).
Vogliamo incontrarci in un confronto pubblico ( che sarà alle 18.00) ma anche attraverso una cooperazione fattiva tra alcuni dei progetti che animano questo spazi, che avverrà nel corso della giornata. Esperienze di economia solidale, biblioteche, web radio, in quella giornata si conosceranno se non si conosco, si confronteranno se si conoscono poco o magari costruiranno qualcosa se ha senso. Il tutto dentro un programma incompleto. E sempre sorridenti e determinati. Con la speranza che sia l’inizio.