ROMA
Franco Piperno in time
Venerdì 14 febbraio, dalle ore 16 a Esc, un ricordo pubblico e polifonico del pensiero e della vita
Lo scorso 13 gennaio, ci ha lasciato Franco Piperno. Tra i protagonisti del Sessantotto romano e della temperie rivoluzionaria che ne è seguita, come tanti della sua generazione costretti alla latitanza, alla detenzione e all’esilio, ha vissuto più di una vita. Militante, fisico e professore, amministratore locale, intellettuale raffinato e poliedrico, Franco Piperno si è occupato di molti temi: il ruolo dell’università e in particolare delle facoltà scientifiche nel capitalismo contemporaneo; i limiti della spontaneità e l’elaborazione pratico-politica di un leninismo all’altezza delle metropoli occidentali; il lavoro non operaio e l’esodo; l’autogoverno e il federalismo municipale; l’osservazione conviviale delle stelle come terapia e «buona vita». Se ne potrebbero aggiungere altri, ovviamente, ma è il primo (e provvisorio) elenco dal quale partiamo per promuovere, a un mese dalla scomparsa, un incontro pubblico a Franco dedicato. Sarà un momento di ricordo, indubbiamente, ma anche e soprattutto un modo per ripercorrere, con la parola viva che Franco preferiva a quella scritta, gli «strati di tempo» che hanno segnato la sua vita politica e culturale. Il tempo, d’altronde, dal punto di vista della fisica, della critica dell’economia politica, della linea di condotta, fu la questione capitale del pensiero ultimo di Franco Piperno. Il tempo condiviso, della parola e della convivialità, sarà quello che ci concederemo il prossimo 14 febbraio.
Le compagne e i compagni di Franco P.
L’immagine di copertina è una elaborazione grafica, fonte wikipedia