ROMA

Ricominciano gli sgomberi nella Roma commissariata

Oggi sgomberata villa Lauricella: otto nuclei familiari sbattuti in strada. Domani a rischio l’occupazione di via Prenestina 1391: 120 famiglie, circa 400 persone.

Questa mattina intorno alle 9, diversi blindati dei carabinieri si sono presentati all’angolo tra via Gattamelata e via Prenestina per sgomberare Villa Lauricella, occupata dal 2013. La villa, abbandonata per anni, era diventata la nuova casa di dieci nuclei familiari, “famiglie con minori di cui una malata di cancro, ed un anziano ultraottantenne”. Un’occupazione che “ha rappresentato l’unica soluzione abitativa per molti sfrattati del V municipio che non hanno trovato alcuna assistenza da parte del Comune di Roma” scrive Action nel suo comunicato.

Lo sgombero odierno pare sia stato ordinato direttamente dal magistrato che aveva disposto il sequestro preventivo dell’immobile. Gli attivisti presenti sul posto raccontano che le forze dell’ordine hanno rifiutato qualsiasi tipo di mediazione o trattativa, procedendo allo sgombero in tutta fretta e ignorando completamente il fatto che non fosse previste alcuna soluzione abitativa alternativa per le famiglie. Le persone sgomberate hanno risposto con un blocco stradale della Prenestina, a cui si sono aggiunti alcuni abitanti del quartiere che hanno portato sostegno e solidarietà. Quando il presidio ha provato a bloccare i binari del tram si sono verificati momenti di tensione e i carabinieri hanno manganellato alcuni manifestanti.

Il blocco stradale ha chiesto un tavolo con il prefetto Gabrielli, per evitare che queste persone finiscano in mezzo a una strada. Sulla ricerca di una soluzione abitativa stanno anche lavorando alcuni consiglieri del V Municipio. Come ricorda Action nel comunicato, infatti, l’occupazione di Villa Lauricella “era inserita nella delibera comunale 206/2013 e nella Delibera Regionale per l’emergenza abitativa del 2014, […] tutte le persone erano inserite nelle liste di emergenza abitativa del Comune di Roma che quindi avrebbe dovuto prevedere, al momento di lasciare l’occupazione, l’inserimento in alloggi pubblici, come per tutte le occupazioni censite nelle delibere che riconoscono alle persone inserite di rientrare nei criteri per l’edilizia residenziale pubblica”.

Per domani, invece, il rischio di perdere la casa riguarda ben 120 nuclei familiari, circa 400 persone che poco più di un mese fa hanno occupato uno stabile in via Prenestina 1391. Un edificio abbandonato dieci anni. Lo sgombero – chiesto dai padri Monfortani, proprietari dell’immobile, che pare abbiano ricevuto con interesse una proposta di housing sociale finanziata dalla cassa depositi e prestiti – era previsto per oggi. Ieri in tarda serata è stata strappata una tregua di ventiquattr’ore, per riaprire la trattativa e provare a trovare una soluzione. Per domani mattina è stato lanciato un presidio per difendere l’occupazione e il diritto ad un abitare degno. L’appuntamento è alle 5 di fronte al palazzo.