PRECARIETÀ
Piacenza, tir si lancia su picchetto davanti alla Gls: ucciso un operaio
Questa notte, durante un picchetto indetto dall’Usb davanti alla Gls di Piacenza, un operaio è stato travolto e ucciso da un tir che ha forzato appositamente il blocco indetto dai lavoratori. A Roma un presidio sotto il Ministero del Lavoro. Secondo testimoni presenti sul posto, l’uomo alla guida del mezzo sarebbe stato incitato da un addetto molto vicino all’azienda.
Questa notte a Piacenza si stava svolgendo un picchetto di lavoratori dell’Usb davanti alla Gls di Piacenza. Il blocco a un certo punto è stato forzato da un tir, che si è lanciato sugli operai che stavano lì davanti: un uomo di 53 anni è stato così ucciso davanti ai suoi colleghi. Un fatto gravissimo, soprattutto perché sembra che l’uomo alla guida del mezzo fosse stato incitato da un addetto vicino all’azienda, che lo spronava a partire e a investire il picchetto di lavoratori. Per denunciare il gravissimo fatto accaduto, i lavoratori hanno convocato una conferenza stampa alle 11 davanti il magazzino: intanto il presidio continua a diventare sempre più grande, con numerose persone che stanno arrivando a portare la loro solidarietà agli operai. Anche a Roma è stato lanciato un presidio sotto il Ministero del Lavoro alle 15 e probabilmente altri appuntamenti si aggiungeranno nel corso della giornata. Pubblichiamo qui di seguito il comunicato dell’Usb in merito a quando accaduto questa notte.
UN LAVORATORE DELL’USB DURANTE UN PICCHETTO E’ STATO ASSASSINATO ALLA GLS DI PIACENZA.
PIACENZA 14 settembre ore 23.45 si muore per lottare si muore per i diritti.
“Ammazzateci tutti” è il grido dei lavoratori della logistica di Piacenza.
Un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della SEAM, ditta in appalto della GLS questa notte davanti ai magazzini dell’azienda.
Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, la USB aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato. Di fronte al comportamento dell’azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato. Proprio durante l’azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell’azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia da un camion in corsa che ha forzato il blocco.
Questo assassinio è la tragica conferma della insostenibile condizione che i lavoratori della logistica stanno vivendo da troppo tempo. L’USB si impegna alla massima denuncia dell’accaduto: violenza, ricatti, minacce, assenza di diritti e di stabilità sono la norma inaccettabile in questo settore.
Oggi 15 settembre alle ore 11.00 conferenza stampa davanti al magazzino di Piacenza.
Prosegue comunque il presidio dei lavoratori che si è formato dopo la tragedia e si sta arricchendo sempre più con l’arrivo di altri lavoratori degli stabilimenti vicini.