EUROPA
Parigi, prima #NuitDesBarricades
Nella notte del primo turno delle elezioni presidenziali francesi, appena si è diffusa la notizia che Marine Le Pen sarebbe andata al ballottaggio, a Parigi e in altre città sono scoppiati violenti scontri tra manifestanti antifascisti e forze dell’ordine.
Centinaia di persone sono scese in strada ieri sera in Francia dopo la chiusura dei seggi del primo turno delle elezioni presidenziali. Al ballottaggio andanno il candidato di En Marche! Emmanuel Macron, che è arrivato primo con il 23,8% dei voti, e Marine Le Pen del Front National, che ha ottenuto il 21,5% delle prefenze. In contemporanea allo spoglio, era stato chiamato anche il Prémier Tour #NuitDesBarricades. A Parigi in centinaia si sono riuniti a partire dalle 18 a Place de la Bastille, per “opporsi alla pagliacciata elettorale e al ricatto che vogliono imporci tra liberalismo da una parte e fascismo dall’altra”. Cortei selvaggi e tafferugli anche a Rennes e a Nantes.
“Portate quello che serve per costruire un’enorme barricata che simboleggia il nostro rifiuto a stare ai loro giochi e la volontà di costruire un altro mondo”, diceva uno degli appelli. Quando centinaia di persone si sono radunate a Place de la Bastille c’è stato un tentativo di partire in manif sauvage, subito fermato dalla polizia che ha chiuso il corteo in una nasse, bloccando per ore i manifestanti sopra una scalinata.
Nel frattempo diverse manif sauvage sono partite in diverse zone di Parigi: Bastille, Republique, Stalingrad… Quasi dappertutto le manifestazioni sono state disperse dalla polizia in assetto antisommossa. Soprattutto a Stalingrad sembra che il presidio sia stato attaccato con particolare violenza dalle forze dell’ordine, che hanno effettuato anche diversi fermi tra le persone presenti.
{igallery id=4366|cid=147|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}
Dopo la nasse a Place de la Bastille e la manif sauvage dispersa violentemente a Stalingrad tutti quelli che hanno potuto si sono riconvocati verso mezzanotte nel luogo che lo scorso anno è diventato il simbolo del movimento contro la Loi Travail: Place de la République. Non c’è voluto molto perché la celere francese accorresse anche su quella piazza e iniziasse a sparare gas lacrimogeni sulla folla: ne sono seguiti altri scontri tra manifestanti e forze dell’ordinen e altre manif sauvage si sono sparse per tutta la città di Parigi.
Alle 2 di notte i quartieri di Parigi portavano ancora i segni (e i resti) delle barricate costruite durante questo primo giro di Nuit des Barricades. Questa sera alle 18.30 si terrà un’assemblea, mentre la promessa per la notte del secondo turno rimane la stessa: tornare in piazza.
Ni patrie, ni patron! Ni Le Pen, ni Macron!