No Nazi in my Town! Respinta provocazione di Casa Pound
Realtà sociali, studenti, associazioni del IV municipio di Roma si mobilitano contro i neofascisti.
Dopo essere stati cacciati dalle scuole e dalle università, dopo aver raccattato gli ultimi regali dalla giunta corrotta del sindaco fascista, dopo aver messo in atto aggressioni e violenze, dopo aver fallito in tutte le elezioni immaginabili (anche nei condomini), i nipotini di Alemanno e di Berlusconi provano a rimettere piede nei nostri quartieri.
Una provocazione disperata da parte di queste sentinelle dei poteri forti, che hanno il solo obiettivo di ostacolare le lotte sociali che in questi anni si sono dispiegate contro la crisi e la precarietà, per i beni comuni e per la scuola pubblica.
Non occorre leggere le cronache giudiziarie per comprendere la natura violenta razzista di questi “fascisti del terzo millennio”, che inneggiano a Hitler e allo stupro “etnico”, che organizzano attentati contro gli spazi sociali, che sono servi dei potenti e dei loro governi.
Vogliono tornare in un quartiere che li ha sempre rifiutati. Come due anni fa, quando dopo un’occupazione tanto finta quanto rapida alla scuola Parini di piazza Capri, si accasarono per poche settimane in un immobile in via Val D’Ala, gentilmente concesso dal loro caro sindaco. Ma anche da li, dopo una mobilitazione dei cittadini e cittadine del territorio, se ne andarono con la coda tra le gambe. Un quartiere dove hanno compiuto aggressioni a studenti e attivisti, e anche al consigliere municipale Paolo Marchionne aggredito con altri giovani da una squadraccia guidata da Alberto Palladino, il candidato presidente di CasaPound in IV municipio.
Era inaccettabile la presenza dei neofascisti di CasaPound di uno spazio pubblico, la Sala Agnini,intitolata alla memoria di un giovane studente antifascista del quartiere Montesacro, arrestato nel febbraio 1944, tradotto e torturato a via Tasso, per poi essere ucciso alle Fosse Ardeatine a soli diciannove anni. Tutto questo a pochi giorni dalla Giornata della Memoria, dedicata al ricordo delle atrocità commesse dal nazi-fascismo.
La mobilitazione di cittadini, realtà sociali e politiche del territorio, dei collettivi studenteschi ha impedito questo scempio negando dal basso l’utilizzo della sala ai neofascisti per la loro iniziativa di campagna elettorale, in un quartiere blindato abbiamo sfilato in tanti per non dare cittadinanza alla campagna elettorale di questi politicanti.