ROMA
Le strade libere le fanno le donne che le attraversano.
Contro chi strumentalizza e colpevolizza le donne, le donne scendono in piazza. Giovedì 21 settembre, ore 18, a Roma in via del Tritone 152: protesta contro il giornale Il Messaggero e i suoi manuali di comportamento.
Dopo un’estate in cui ancora una volta la violenza maschile sulle donne è stata oggetto di campagne mediatiche razziste in cui i nostri corpi sono stati usati per giustificare politiche contro le persone migranti, le deportazioni e la costruzione di nuovi lager al di là del mediterraneo, siamo arrivate a settembre e vediamo comparire sui media anche lacolpevolizzazione delle donne che subiscono stupri.
È proprio di questi giorni la campagna lanciata da Il Messaggero che addirittura propone un “manuale” di comportamento per le donne. Scomodata anche la docente Scaraffia che, senza vergogna, ha imputato alle femministe di aver spinto le giovani donne alla «libertà dal loro destino biologico» negando «l’idea che le donne avessero bisogno di protezione» maschile.
Per il resto la campagna consiste nella solita trita riproposizione di
politiche securitarie: telecamere, militarizzazione delle strade, “locali sentinella”, taxi, lampioni. Se proprio volete, due lampioni in più in città servirebbero!
In avvicinamento alla grande mobilitazione mondiale femminista del 28 settembre.
Giovedì 21 settembre, alle 18, sotto la sede de Il Messaggero in via del Tritone 152 le donne scendono in strada per continuare a ribadire che le strade sicure le fanno le donne che l’attraversano con la solidarietà, il guardarsi a vincenda, l’autodeterminazione e l’autodifesa.
Invece di dettare regole alle donne per non essere stuprate, insegnate agli uomini a non stuprare.
La violenza sulle donne la fanno gli uomini non ha confini nè
passaporto nè classe.