DIRITTI
Contro la chiusura del Repartino, corteo al Policlinico
Nel corso della mattina della giornata di oggi, 25 Novembre – Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne – un gruppo di donne, tra cui utenti e lavoratrici del Policlinico Umberto Primo, hanno portato all’interno delle mura dell’ospedale la loro indignazione.
Abbiamo infatti appreso che da qualche settimana le attività del Repartino per l’Interruzione Volontaria di Gravidanza sono cessate; è bastato il pensionamento dell’unico medico non obiettore perché uno dei servizi storici dell’ospedale pubblico romano chiudesse i battenti. Al momento, dunque, il Policlinico si vanta del 100% di medici obiettori: una vergognosa totalità.
Siamo convinte che questo sia solo uno dei tanti modi con cui si manifesta la violenza sulle donne: annullando la libertà di scelta, cancellando i diritti sanciti dalla Legge 194, precarizzando le vite attraverso le disparità salariali, la chiusura dei servizi e l’assenza di adeguate forme di welfare.
Sui corpi e sulle vite delle donne NON SI SCHERZA. Per questo oggi abbiamo deciso di attraversare le vie interne del Policlinico con un corteo determinato che ha raggiunto la direzione dell’ospedale. Il “caso” ha però voluto che il direttore fosse appena uscito per raggiungere la sede della Regione Lazio. L’incontro è stato quindi rimandato alle 15.30 di oggi nella consapevolezza che, se non ci sarà un’immediata presa di posizione con la conseguente RIAPERTURA del Repartino, torneremo a far visita alla direzione del Policlinico fino a quando non sarà ripristinato il servizio.
Basta giocare sulla 194, basta anteporre gli interessi degli obiettori di coscienza alla libertà di scelta e alla salute delle donne. La riapertura e la riappropriazione del Repartino rappresentano solo l’inizio di un percorso che reclama con forza i diritti sanciti dalla Legge 194 in tutti gli ospedali pubblici, senza più sveglie all’alba, file clamorose e assenza totale di sostegno emotivo per le donne che decidono di praticare l’interruzione volontaria di gravidanza. Contro la violenza che quotidianamente investe le vite delle donne: #IoDecido sul mio corpo.
Leggi il comunicato dopo l’ incontro con il direttore generale del Policlinico
Riapertura del Repartino del Policlinico Umberto I: incontro con il direttore generale Domenico Alessio
Ieri, 25 novembre 2014, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, siamo scese in corteo, per le vie del Policlinico Umberto I, per manifestare la nostra indignazione. Abbiamo denunciato che, a partire dal 17 novembre, è stato chiuso il Repartino per l’interruzione volontaria di gravidanza, in seguito al pensionamento dell’unico medico non obiettore. Riteniamo inaccettabile che, disattendendo così alla legge 194, venga chiuso nel silenzio e nell’indifferenza uno dei pochi spazi conquistato con le lotte, che ha assicurato fino ad ora l’I.V.G.
Durante il corteo che si è svolto questa mattina abbiamo ottenuto un incontro con il direttore generale, Domenico Alessio, che afferma sorprendentemente di aver saputo solo oggi della chiusura di questo reparto! Ne abbiamo richiesto l’immediata riapertura e l’assunzione di almeno due medici NON OBIETTORI che possano garantire il servizio in modo continuativo, e non soltanto come risposta emergenziale.
Il direttore ha riconosciuto di essere obbligato a far rispettare la legge 194 ma di avere difficoltà a far gravare sui fondi regionali la spesa di nuovo personale…noi gli abbiamo chiarito che la salute ed i diritti delle donne non possono e non devono essere ignorati! La riunione ha così concretizzato tali impegni: entro massimo tre giorni, il Repartino sarà riattivato e entro le ore 12 di domani ci comunicherà il nome del primo medico universitario che verrà strutturato per l’assistenza. A breve ci verrà comunicato anche il nome del secondo medico non obiettore per assicurare la stabilità del servizio. Si è inoltre impegnato a revocare la strutturazione dei 2 medici qualora questi non garantiscano più il servizio di interruzione volontaria di gravidanza. Monitoreremo l’iter della riapertura di questo reparto e che la scelta dei medici non sia condizionata da relazioni baronali e parentali.
Contro la violenza che quotidianamente investe le vite delle donne:
#IoDecido sul mio corpo.
Guarda il video dell’ azione di questa mattina