ITALIA

Verso la seconda edizione del festival Reclaim The Tech a Bologna

Il festival per reclamare una giustizia digitale, sociale, di genere e climatica giunge alla seconda edizione. Dal 17 al 19 maggio 2024 al TPO di Bologna, un incontro per condividere saperi e pratiche

Cinquanta organizzazioni. Centinaia di persone (oltre 400 solo nella giornata del sabato), singolarità, gruppi e collettivi con esperienze, sensibilità, percorsi e geografie incredibilmente eterogenei. Questo il bilancio numerico, registrato nel report finale, del primo festival di Reclaim The Tech, svoltosi a Labàs e al TPO di Bologna il 5-7 maggio 2023.

Dopo il primo appuntamento, la comunità in costruzione di RTT si è ritrovata a novembre 2023 a Napoli. Anche in questo caso è stato un successo dato dalla condivisione di saperi e pratiche attraverso decine di laboratori e workshop, performance artistiche e momenti di condivisione.

Bologna-Napoli, Napoli-Bologna, andata e ritorno nelle due città del super-calcolo: da un lato Leonardo, il più grande computer d’Europa, dall’altro il nuovo progetto di Cineca per un nuovo super-calcolatore per progetti di cybersicurezza. 

In queste due città, oltre ai mega-progetti che cambiano le città stesse, ci interroghiamo su come riappropriarsi delle tecnologie. Ora la palla di Reclaim The Tech torna di nuovo al centro, in una partita che sarà molto lunga. Quella che poco più di un anno fa appariva come una scommessa – costruire una realtà dal basso, larga e non proprietaria, di incontro tra saperi e pratiche del tech – oggi si afferma come realtà.

La seconda edizione del festival Reclaim The Tech ci porterà ancora più dentro, contro e oltre. Di fronte a guerre, violenze di genere, nuovi modi di creare (false) notizie e (dis)informazione, devastazioni ambientali e crescita delle disuguaglianze, emerge una consapevolezza: la contesa sulle tecnologie è la sfida del nostro secolo.

Conoscere le tecnologie, saperle maneggiare, sapere chi o quale algoritmo le controlla, chi ne possiede le chiavi (attraverso i monopoli, le macchine belliche e i capitali finanziari), o quale meccanismo legislativo può regolarle, sono elementi decisivi per l’organizzazione delle lotte, nonché compiti sempre più necessari per chi voglia costruire e portare avanti battaglie per un mondo più giusto.

Questa consapevolezza, che noi crediamo inscritta nel DNA e nella storia dei movimenti sociali e dell’intelligenza collettiva, va alimentata, sostenuta, organizzata, moltiplicata, rompendo e attraversando le barriere che separano ambiti professionali, discipline di studio, capacità di accesso, expertise e competenza tecnica, trovando antidoti allo sconforto individuale e alla militarizzazione dello spazio pubblico, provando a costruire una trama di linguaggi e conoscenze comuni, ma soprattutto di pratiche collettive – coniugando esperienze ribelli e democratiche.

Anche quest’anno nel form aperto di RTT sono arrivate decine di proposte, tantissime riconferme, e tante nuove presenze. Proprio in queste ore stiamo “lavorando” all’assemblaggio del programma condiviso con la community in una assemblea pubblica che si è tenuta online martedì 23 aprile alle 19.

Anticipiamo qui solo alcuni dei temi più importanti che saranno trattati nel corso dei tre giorni: piattaforme, IA, disuguaglianze, sfruttamento e diritti; tecnologie di guerra in Palestina; tecnologie e diritti riproduttivi; workshop di tecnologie per l’attivismo climatico; laboratori per assemblare droni; educazione; tecnologie, informazione, democrazia e pratiche di liberazione.  

RTT è uno spazio che metta al centro la cura per l’inclusività e l’accessibilità, non solo nei principi ma nelle pratiche organizzative e nel modo in cui sono costruiti spazi e tempi di partecipazione: child-care, luoghi accessibili, attenzione alle neuro-divergenze e alle differenze alimentari. Il festival prenderà avvio nel pomeriggio del venerdì con l’accoglienza e i primi incontri per ri-prendere a sollecitare la forza del pensiero collettivo e ri-connetterci, oltre le reti digitali, attraverso i corpi e il linguaggio.

Sarà soprattutto dalla mattina del sabato che le oltre 70 proposte di intervento e laboratorio arrivate, ricombinate e accorpate, andranno a riempire gli spazi del TPO: 5 spazi paralleli, che dalla mattina alle 10 fino a sera saranno un’officina continua di sperimentazione e condivisione di saperi e pratiche. Domenica continueranno le attività pratiche ma soprattutto ci troveremo in assemblea tutt* insieme per guardare oltre.

La tappa successiva ci piacerebbe fosse durante le giornate del G7 Scienze e Tecnologie di luglio a Bologna, l’occasione per pensare un appuntamento, non tradizionale, di riappropriazione dello spazio pubblico e trasformazione dell’esistente. Ce la faremo? Non lo sappiamo, ma quello che sappiamo è che non si fa da sol*.

A Reclaim The Tech, in quest’ultimo anno e mezzo, un po’ meno sol* lo siamo stat*. Ora guardando gli schermi dei nostri smartphone non proviamo solo senso di impotenza vedendo le ingiustizie accadere, ma intravediamo il potere che abbiamo nelle mani per combatterle.

Info

Web: www.reclaimthetech.it

Telegram:https://t.me/reclaimthetech

e-mail: comunicazione@reclaimthetech.it

Zero81 (Napoli) e Municipi Sociali (Bologna)*

*tra i collettivi che hanno contribuito a promuovere il percorso di Reclaim the Tech, partecipando al coordinamento organizzativo del Festival e di RTT Lab

L’immagine di copertina è tratta dalla pagina facebook Reclaim The Tech, evento 2023